Sabato 5 novembre sarà presentata ufficialmente l'Alleanza reggiana per una società senza mafie che vede la partecipazione di istituzioni, categorie sociali ed economiche, sindacati, ordini professionali, associazioni di cittadini, realtà giovanili e del mondo cattolico. Il patto prevede 4 obiettivi che saranno presentati nel corso della Tavola rotonda "Le comunità territoriali che fermano le mafie" prevista alle ore 9.30 presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, alla quale interverranno diverse personalità impegnate nel tutelare una cultura della legalità e nel promuovere il bene comune (in allegato il programma).
 
Atto culminante della mattina sarà la firma del patto da parte delle 33 realtà coinvolte e unite nel promuovere a vari livelli azioni mirate a contrastare le infiltrazione mafiose nel territorio. Un numero orientato a crescere, considerate le richieste di adesione che continuano ad arrivare da quando è stato avviato il tavolo di lavoro, a seguito della Festa Nazionale 1° marzo 2010 tenutasi a Reggio Emilia contro la ?ndrangheta e le massonerie deviate. L'idea dell'Alleanza, infatti, fu lanciata in quell'occasione da Vincenzo Linarello, Presidente del Consorzio GOEL. Da allora si è lavorato in sinergia con gli Enti aderenti alla manifestazione per individuare obiettivi condivisi, fino ad arrivare alla rete costituitasi e rafforzatasi oggi.
 
Il programma della giornata di sabato 5 proseguirà nel pomeriggio con l'Evento giovani "Im-patto a Reggio Emilia": appuntamento alle ore 17 in via Emilia S. Pietro 29 per il corteo, guidato dalla orchestra percussionistica dei Bandao, che sfocerà in piazza Martiri 7 Luglio dove a partire dalle 17.30 si susseguiranno musica, video e testimonianze, tra cui quella attesa di Mons. Giancarlo Bregantini, Presidente Commissione CEI per i problemi sociali e del lavoro, da anni impegnato nell'opposizione al fenomeno mafioso e nell'avvio di processi di cambiamento positivo nel tessuto sociale. 
Per l'occasione, i giovani allestiranno in piazza una mostra interattiva e consegneranno un segno a quanti parteciperanno, simbolo dell'impegno che ogni cittadino può assumere nel diffondere la cultura della legalità.

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