Circa un milione di persone ha urgente bisogno di assistenza alimentare dopo un raccolto povero a causa della siccità che ha colpito il Niger. Probabilmente questa cifra aumenterà, ora che il paese sta andando verso la stagione secca di aprile-settembre. Risultati di verifiche fatte sui raccolti confermano un deficit di cereali di circa 500.000 tonnellate, si tratta di una cifra peggiore di quelle registrate nelle ultime crisi che hanno colpito il paese, rispettivamente nel 2005 e nel 2010.
Il WFP prevede di ampliare con urgenza le proprie operazioni in Niger, aumentando il numero di persone da assistere con denaro contante e con i progetti di "cibo in cambio di lavoro", incrementando anche l'assistenza nutrizionale ai bambini al di sotto dei due anni e alle donne incinte e in fase di allattamento. Attualmente, il WFP sta fornendo assistenza a una media di 500.000 persone vulnerabili al mese.
La maggiore frequenza delle siccità nella regione del Sahel significa che le comunità non hanno il tempo di riprendersi dall'ultima crisi alimentare. Le famiglie più vulnerabili non riescono a ripristinare le proprie scorte alimentari, né ad avere del nuovo bestiame.
Il rientro di circa 200.000 lavoratori immigrati, che un tempo inviavano denaro alle proprie famiglie dalla Libia e dalla Costa d'Avorio, non solo ha colpito l'economia locale ma ha anche contribuito ad aggravare la condizione delle comunità che stanno già lottando per trovare il cibo.
Il WFP stima che avrà bisogno di ulteriori 60 milioni di dollari per fornire assistenza alimentare alle persone più vulnerabili nei prossimi sei mesi.
Il WFP sta seguendo da vicino la situazione negli altri paesi della regione ed è preoccupato per la situazione in Ciad, Mauritania e Burkina Faso. In Mauritania, ad esempio, il WFP stima che circa 700.000 persone siano in condizioni di grave insicurezza alimentare, un numero in aumento rispetto ai 500.000 degli anni precedenti