Da un anno, è possibile indossare concretamente il sigillo della lotta per i diritti dei bambini. Il Chicco di Felicità, la medaglietta multitarget ideata da Chicco, autorevole marchio dell'abbigliamento per l'infanzia, con la collaborazione di Amici dei Bambini, dal 2010 è stato offerto ai clienti dei negozi Chicco al piccolo costo di tre euro. Il progetto di Chicco sta aiutando Ai.Bi. a sviluppare il passaggio dalla cultura della selezione ala cultura dell'accompagnamento delle coppie, nell'adozione dei bambini special needs, con particolari necessità fisiche o sanitarie, di età già grande, o vissuti in fratrie. Ai.Bi. e Chicco sono mano nella mano, nella preparazione di corsi di approfondimento, di formazione delle coppie, di ascolto psicologico e sostegno medico. Anche all'estero: con due progetti pilota in Colombia e Perù, in collaborazione con le autorità locali, per l'adozione degli special needs.
Ieri, martedì 25 ottobre, il Chicco di Felicità ha compiuto il suo primo compleanno. Una conferenza stampa, con la presenza di Francesca Catelli,(Vice Presidente Communication&Corporate Image di Artsana Group) e Marco Schiavon, (Direttore generale di Chicco Italia) e di Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi., ha voluto festeggiare un anno di iniziativa a sostegno dell'infanzia abbandonata.
Un anno di Chicco di Felicità. «Ieri sera - introduce Francesca Catelli -, abbiamo superato la quota 50mila nelle adesioni all'iniziativa. Significa che siamo nella direzione giusta. La felicità corre di cuore in cuore: più saremo, più riusciremo a fare,» conclude Catelli, commentando il «bellissimo e non scontato team creato con Ai.Bi.»: e rendere felici i bambini, per Marco Schiavon, è «puntare sull'elemento propulsore della società».
«Chi ha ideato il nome del Chicco di Felicità ha avuto una visione profetica», è poi stato l'intervento di Marco Griffini: «Chi lo ha inventato, sa cosa vuol dire essere padre e madre, sa che è questo il segreto della felicità».
168 milioni di bambini fuori famiglia, secondo le cifre dell'UNICEF: tanta e tale nel mondo è la fame di famiglia. A tanta e tale fame, i clienti che hanno acquistato il Chicco, hanno dato il loro concreto alimento, aiutando 122 bambini in questo primo anno di inziativa.
La conferenza si è poi trasformata in momento di condivisione, con la testimonianza di una coppia adottiva, Renata e Giovanni Solfrizzi, formati e accompagnati da Ai.Bi. nella stupenda accoglienza di una bambina con problemi di udito: «Aveva 3 anni, pesava 3 kg ed era lunga 76 cm. Era sorda. Oggi risponde al telefono, parla al citofono, ascolta il mondo che le parla», raccontano i coniugi. Griffini ha puntato il dito sulle storture dell'iter adottivo, tuttora ancorato al formalismo di selezionare le coppie, come una qualsiasi autorità pronta a dire no alla felicità. «Aiutateci a cambiare la cultura della selezione in cultura dell'accompagnamento. Aiutateci a diffondere la cultura dell'accoglienza», è la mano nuovamente tesa da Griffini a Francesca Catelli. Chicco e Ai.Bi., insieme per saziare la «fame di famiglia» e la «fame di mamma».