I giovani della provincia di Benevento non hanno tempo di fare volontariato e sono preoccupati per il loro futuro. Questo l'elemento più preoccupante emerso dalla ricerca "Giovani e volontariato" realizzata dal CSV Cantieri di gratuità e presentata lo scorso 17 ottobre.

L'indagine, che ha analizzato la condizione giovanile con un campione di 600 ragazzi tra i 12 e i 29 anni, è stata condotta insieme alla società di consulenza statistica Mediastat, in un arco di tempo di 6 mesi, e ha visto l'impiego di questionari concentrati sull'analisi di ambiti ben definiti, quali: il percorso di studio, il contesto familiare, i valori, gli stili di vita, la cultura, il tempo libero, l'informazione, la partecipazione alla vita sociale e il lavoro.

I dati presentati dicono che solo il 14% dei giovani intervistati ha dichiarato di svolgere attività di volontariato; mentre le motivazioni più frequenti tra quelli che hanno affermato il contrario risultano essere la mancanza di tempo e di luoghi, enti o persone a cui rivolgersi. Altri dati significati riguardano invece lo studio: il 98% dei giovani non abbandona la scuola. Il 25% di loro, inoltre, è inserito in un gruppo, che può essere di amici, sportivo o un'associazione parrocchiale. Sempre in tema religioso, l'86% dei ragazzi e delle ragazze ritengono importante la fede per la propria vita. Infine la ricerca ha sottolineato che l'85% dei giovani tra i 12 e i 29 anni vivono in casa con i genitori.

Durante la presentazione dei dati della ricerca "Giovani e volontariato" sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente del CSV Giuseppe di Nardo che ha ribadito l'importanza del lavoro svolto per comprendere meglio la situazione in cui vivono i giovani della provincia; Mons. Pompilio Cristino, Vicario generale Curia Arcivescovile di Benevento, che si è invece soffermato sulle potenzialità e le responsabilità che ciascuno, Chiesa, politica, istituzioni e associazioni, può e deve offrire. "Impegno di tutti - ha detto - deve essere quello di educare i giovani al volontariato".
Infine, secondo l'Assessore provinciale alle Politiche sociali Annachiara Palmieri "il fatto stesso che si è voluta dedicare la ricerca annuale al tema in questione e che se ne sia parlato rappresenti un dato molto significativo".

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