"La politica agraria deve porsi come obiettivo una nuova agricoltura in gradi di assicurare cibo di qualità e nuova occupazione, capace di creare processi di aggregazione e solidarietà delle aziende agricole con il rafforzamento e l'accorciamento delle filiere, la sostenibilità economica e ambientale, rispondendo in tal modo alle necessità degli agricoltori, delle loro famiglie e dei consumatori, nonché alle attese della società". Così ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente sulla nuova Pac.
"La riforma della PAC varata oggi dalla Commissione Europea presenta luci e ombre. La proposta sicuramente positiva di incoraggiare un nuovo partenariato tra Europa e agricoltori non può trovare risposta nei vecchi sistemi di sostegno al reddito, come quello basato sulle superfici aziendali. Al contrario, risultano positivi il sostegno a favore di metodi di produzioni sostenibili, tra cui la conversione e il mantenimento dell'agricoltura biologica. Se si vuole veramente rilanciare il settore agricolo - aggiunge Cogliati Dezza - la nuova PAC dovrebbe avere come priorità il riequilibrio dei fondi di cui oggi beneficiano solo pochi agricoltori e il loro condizionamento alla qualità e all'ambiente".



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