È questo in estrema sintesi il quadro sullo stato di salute del sistema costiero italiano delineato da "Mare Monstrum 2006" il consueto rapporto di Legambiente sulle illegalità ambientali compiute in mare e lungo le coste. Come ogni anno l'indagine di Legambiente ha raccolto, grazie alla collaborazione delle Forze dell'ordine e delle Capitanerie di Porto, le storie e i numeri dell'ambiente costiero e del mare, che rimane costantemente minacciato soprattutto dall'inquinamento, dal cemento illegale, e oggi anche dalle grandi speculazioni edilizie, che arrivano perfino alla vendita d'intere isole. «All'ormai annoso problema dell'abusivismo edilizio - ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - si è aggiunto anche quello dei grandi progetti di cementificazione costiera che potrebbero, da qui a breve, ridisegnare completamente il profilo del litorale del nostro Paese. Europaradiso a Crotone, ad esempio, non è un semplice progetto di speculazione immobiliare derubricabile a generica cementificazione costiera, ma è un'idea di nuova urbanizzazione. Prevede cioè - continua Della Seta - la costruzione di una vera e propria città con tanto di infrastrutture e caratteristiche architettoniche, peraltro, completamente diverse dai nostri insediamenti abitativi. Un affare internazionale da 5 miliardi di euro, dai contorni poco limpidi, che rischia di saldare la spregiudicata attività di un chiaccherato affarista israeliano con la ricerca affannosa di posti di lavoro al sud Italia, con buona pace delle esigenze di tutela dell'ambiente e del paesaggio».

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