Oltre4 mila gli spettatori della rassegna di cinema e documentario socialedal sud del mondo che si è conclusa il 9 ottobre a Bologna. Premiatele storie provenienti dalle periferie dove si svelano lecontraddizioni dello sviluppo, Desireof Changhu diHuaqing Jin e L'ordu Congo diNicola Pittarello. Menzione speciale per Carlotta Piccinini e il suo 1514 - lenuvole non si fermano ,dedicato alla popolazione Saharawi
Sichiude con il pieno di pubblico e sei video premiati il Terra diTutti Film Festival, la rassegna di cinema e documentario socialeorganizzata a Bologna dalle ong Cospe e Gvc e ormai giunta alla suaquinta edizione. Da giovedì 6 a domenica 9 ottobre, oltre 4 milaspettatori hanno visitato le sale del cinema Lumière per assisterealle proiezioni di 45 corti e medio metraggi provenienti dai cinquecontinenti. Boom di presenze per Lavida loca diChristian Poveda, il film sulle bande armate salvadoregne, che agrande richiesta viene replicato in chiusura del festival.
Protagonistedei video premiati domenica 9 ottobre sono le periferie del sud delmondo, dove le contraddizioni dello sviluppo si fanno strada tradevastazione delle risorse naturali e sfruttamento del lavorodell'uomo, ma anche le storie dei popoli oppressi, le lotte per idiritti delle donne e per l'acqua come bene comune. Desireof Changhu di HuaqingJin si aggiudica il premio come migliore produzione straniera. Lagiuria per la migliore produzione italiana premia invece L'ordu Congo di NicolaPittarello e attribuisce una menzione speciale a 1514- le nuvole non si fermano di Carlotta Piccinini. Didier Bergounhoux vince il premio attribuitodal Consiglio degli stranieri e apolidi della provincia di Bolognaper il suo DjantaHaliou , mentre ilpremio dell'associazione Benedetto Senni va a Thewell di PaoloBarbieri e Riccardo Russo. Pinkgang di Enrico Bisisi aggiudica il riconoscimento del settimanale Left per il cinemadedicato ai diritti delle donne.
"Ilsuccesso di pubblico e la partecipazione alle proiezioni - dicono idirettori artistici del festival, Jonathan Ferramola di Cospe eStefania Piccinelli di Gvc - è la dimostrazione che in Italia c'èinteresse per i temi sociali legati al sud del mondo e per letematiche globali come acqua, cibo ed energie che legano sempre piùnord e sud in un destino comune. Questa quattro giorni di raccontiper immagini dalla Cina al Maghreb, dall'India al Salvador,proietta Bologna in una dimensione internazionale e certifica lanecessità di tenere vivi spazi di cinema e discussione che possonooffrire un punto di vista alternativo a quello dei media mainstream".
Un'oasinel nord est della Cina, dove il deserto sta fagocitando i villaggi ecostringendo gli abitanti alla fuga è al centro di Desireof Changhu di HuaqingJin. La giuria del festival ha premiato il video come migliorproduzione internazionale "perché, attraverso il racconto dellavita quotidiana di una famiglia, affronta temi comuni a tuttal'umanità: la lotta ai cambiamenti climatici, il rapporto tral'uomo e la natura, le contraddizioni dello sviluppo". La giuriachiamata a pronunciarsi sulla miglior produzione italiana ha inveceassegnato il primo premio a L'ordu Congo di NicolaPittarello, un affresco sulla vita nelle miniere nelle remote regionia nord est del paese africano "per la capacità di legare tra lorostorie, drammi, paesaggi e volti, con un linguaggio efficace sia dalpunto di vista emozionale sia dal punto di vista tecnico". 1514- le nuvole non si fermano di Carlotta Piccinini, dedicato alla vicenda del popolo Saharawi, siaggiudica poi una menzione speciale "per la sua originalità,dovuta alla compresenza di due piani narrativi, oggettivo esoggettivo, che contribuisce a restituire il senso sia di storieindividuali che di un affresco collettivo".
DjantaHaliou , ildocumentario che Didier Bergounhoux dedica alle contraddizioni dellosviluppo in Burkina Faso e alla figura di Halidou Maïga, ex deputatoe consigliere della educazione, è stato premiato "per il suocontributo alla valorizzazione della saggezza africana" con unriconoscimento da parte del Consiglio dei cittadini stranieri eapolidi della Provincia di Bologna.
"Offreuno sguardo poetico e determinato su un angolo d'Africa che sta dadecessi sopravvivendo a una drammatica crisi umanitaria e imparte unachiara lezione all'occidente sull'importanza dell'acqua libera,pubblica e partecipata" TheWell, il film in cuiPaolo Barbieri e Riccardo Russo documentano la vita dei pastorietiopi Borana, fautori di una regola non scritta che dà liberoaccesso ai pozzi idrici del territorio. Il video è vincitore delpremio dell'associazione Benedetto Senni per il migliordocumentario su agricoltura e sviluppo sostenibile.
Èinvece ambientato nella provincia indiana Pinkgang di Enrico Bisi:la storia di Sampat Pal Devi, ex sposa bambina e ora fondatrice diun'associazione contro la violenza di genere e sui minori, si èaggiudicato il premio del settimanale Left per il cinema dedicatoalle donne "perché, riconoscendo i diritti delle donne, siriconoscono i diritti umani in toto".
IlTerra di Tutti Film Festival non finisce qui: in programma permercoledì 12 ottobre l'incontro su sovranità alimentare epolitiche agricole organizzato da "Earth4all - una terra pertutti" di Cospe. Ospiti dell'evento, che celebra la Giornatamondiale dell'alimentazione, la scrittrice e politica maliana,leader mondiale del Word social forum Aminata Traorè, il presidedella Facoltà di Agraria di Bologna Andrea Segrè, gli operatoriagricoli e delle ong (ore 17.00, Auditorium Dms di via Azzo Gardino65).
Perinformazioni:
Tel.051 546600 (COSPE)
Tel.051 585604 (GVC)
E-mail: info@terradituttifilmfestival.org
Sitoweb: www.terradituttifilmfestival.org