La V Conferenza Italia-America-Latina e Caraibi, nella prima giornata, fa scaturire un impegno espresso in Assemblea da piu' parti a cominciare da quello con il quale il Ministro Franco Frattini ha aperto i lavori: una maggiore cooperazione tra i rispettivi governi e popoli, per dare risposte "coordinate" alle sfide della pesante crisi economica e della crescita ma anche per affrontarele sfide politiche attraverso la partecipazione ad una "strategia multilaterale".
"La crisi economico-finanziaria che attanaglia i nostri Paesi - ha detto Frattini che ha avuto colloqui con i ministri degli esteri di Argentina, Hector Timerman e Messico, Patricia Espinosa Cantellano - ha bisogno di risposte coordinate. Nessun Paese può raggiungere gli obbiettivi di crescita e di sviluppo isolandosi dal contesto mondiale". Per il capo della diplomazia italiana "altrettanto importanti sono le sfide politiche. Occorre rendere il sistema multilaterale più democratico, più efficace e più aperto alla presenza di Paesi grandi e meno grandi, tutti chiamati, però, a nuove assunzioni di responsabilità".
Il confronto nella prima giornata della Conferenza si e' incentrato sulla cooperazione industriale e sviluppo delle Piccole e Medie Imprese (Pmi), le politiche economiche per l'integrazione regionale e la cooperazione rafforzata. Sono settori che l'Italia - come ha sottolineato Frattini - considera "strategici nei rapporti con l'America Latina e nei quali riteniamo di poter apportare un forte valore aggiunto anche in stretto raccordo con un'istituzione molto attiva su questi temi quale è la Banca Interamericana di Sviluppo".
E nella "strategia" di cooperazione con i Paesi dell'America Latina rientra pienamente il modello economico italiano imperniato sulle Pmi. E' un modello che Frattini ha definito "vincente, che crediamo utile continuare ad esplorare "con i Paesi Latino americani "perche' favorisce la distribuzione della ricchezza, l'attenzione al territorio e la ricerca applicata e può quindi contribuire in modo determinante alla lotta contro la povertà e le disuguaglianze sociali". In primavera vi sarà una missione di sistema "con oltre cento imprese italiane e tre o quattro ministri, che porterà al consolidamento ulteriore dei rapporti tra Italia e Brasile", ha annunciato Frattini, sottolineando inoltre che "il ruolo dell'Istituto Italo-Latino Americano potrebbe evolvere in un vero e proprio 'Segretariato Permanente delle Conferenze Italia-America Latina e Caraibi'".
Al tema chiave delle Pmi si è riferito tra gli altri anche il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, definendo "fondamentale" tale settore dell'economia "per lo sviluppo della struttura produttiva in America latina". Un 'made in Italy' del quale ha parlato anche il Ministro degli esteri argentino, Hector Timerman, segnalando l'eccellenza manifatturiera, la qualità e il design dei prodotti italiani: l'America Latina, ha detto, deve "beneficiare di queste conoscenze". La conferenza si chiude oggi con un intervento del Sottosegretario Vincenzo Scotti.