Un italiano su dieci soffre di disturbi mentali. Romano Belladonna ROMA - Un italiano su dieci soffre di disturbi mentali e il pregiudizio che ancora oggi circonda tali patologie rappresenta per i pazienti un ulteriore macigno che si aggiunge alla malattia. Proprio per combattere lo stigma sociale delle patologie mentali, l'esclusione, la discriminazione e informare i cittadini sulle possibilità di cura e accesso ai servizi è ai nastri di partenza la prima campagna nazionale per la salute mentale, presentata ieri al Ministero della Salute, che prenderà il via domani in occasione della celebrazione della I Giornata nazionale della Salute mentale. Indetta dal presidente del Consiglio, su proposta del ministro Girolamo Sirchia, la Campagna coinvolgerà direttamente le associazioni più rappresentative del mondo del volontariato in questo settore e le maggiori società scientifiche in psichiatria: dall'Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale Unasam alle Società italiana ed europea di psichiatria. Primo obiettivo: rendere appunto più omogenee ed efficaci le iniziative per combattere il pregiudizio che continua a circondare i malati mentali nella nostra società. Tante le iniziative previste dalla Campagna, accompagnata dallo slogan «Non è diverso da te. Curare i disturbi mentali si può, nessun pregiudizio, nessuna esclusione»: manifestazioni nelle principali piazze italiane, convegni e incontri rivolti non solo ai medici ma anche ai malati e le loro famiglie, distribuzione di opuscoli nelle farmacie e negli ambulatori dei medici di famiglia, uno spot televisivo e la realizzazione di un sito ad hoc. Il sito, all'indirizzo www.fuoridallombra.it, sarà gestito dalle associazioni ma anche direttamente dai pazienti e rappresenta, per questo, una esperienza innovativa: Una mini-redazione composta da giovani affetti da disturbi mentali collaborerà infatti alla produzione di notizie che saranno pubblicate sul sito della Campagna. Un'iniziativa, sottolinea il Ministero, destinata a testimoniare con i fatti la possibilità di inclusione nel mondo del lavoro di soggetti con disturbi di mente come «via maestra» per combattere i pregiudizi nei loro confronti. Una lotta al pregiudizio colpevole anche, affermano gli esperti, di ritardare in moltissimi casi l'incontro con lo specialista e le prime cure. «L'inguaribilità e la pericolosità della persona affetta da malattia mentale - ha affermato il sottosegretario alla Salute Antonio Guidi presentando la Campagna - sono i più diffusi pregiudizi alla base di atteggiamenti di esclusione e, spesso, anche di ostilità e disprezzo verso le persone con problemi psichici». Questi sentimenti, ha sottolineato Guidi, «sono il più potente ostacolo alla solidarietà e alla comprensione della sofferenza del paziente, che sono invece la base per qualsiasi processo di cura». La Gazzetta del Sud, 4 dicembre 2004

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