La Direzione nazionale delle Acli lancia un «
appello a tutti i dirigenti e gli iscritti dell'associazione affinché si mobilitino per firmare e far firmare il quesito referendario teso a
cancellare l'attuale famigerata legge elettorale, accelerando l'impegno in questi ultimi giorni di raccolta». C'è tempo fino al 30 settembre per presentare le firme in Cassazione. Le Acli si associano all'iniziativa di mobilitazione con il «
rammarico per l'incapacità delle forze politiche di trovare un'intesa in Parlamento per superare il cosiddetto "Porcellum", inviso alla stragrande maggioranza dei cittadini».
«L'Italia - affermano le Acli citando il messaggio di Papa
Benedetto XVI al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano - ha bisogno di un "sempre più intenso rinnovamento etico", ma esso può nascere solo da un
ampio ricambio del gruppo dirigente, troppo lontano ormai dal sentire comune dei cittadini. Una nuova legge elettorale, che consenta nuovamente di poter
scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e spezzi la logica perversa della cooptazione è dunque presupposto indispensabile per l'uscita da una crisi che, insieme all'economia, ha travolto la fiducia e la stessa speranza nel futuro dei cittadini».
Le Acli invitano ancora le forze politiche, «in particolare l'attuale maggioranza di governo, a
manifestare il coraggio del cambiamento: la drammaticità della situazione impone che si abbandonino gli interessi di parte e si lavori per il bene comune».