"Servizio alla crescita delle comunità locali". È questo il compito prioritario della Caritas, ribadito da S.E. Mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi e presidente di Caritas Italiana, in apertura dei lavori di Presidenza e Consiglio nazionale che si sono tenuti a Roma lunedì 19 settembre 2011.
 
È il filo che unisce le dieci tappe del percorso avviato il 1 luglio e che fino al 24 novembre 2011 - data prevista per l'udienza con il Santo Padre - caratterizzerà il cammino di Caritas Italiana in occasione dei 40 anni dalla sua fondazione. L'obiettivo è sviluppare in prospettiva futura il ruolo della Caritas per scrivere nuove pagine di testimonianza della carità in contesti che cambiano, ma in fedeltà al suo mandato.
 
«Un servizio - ha aggiunto il Presidente - che si concretizza in azioni e proposte educative per dar corpo ad una carità che, come ci ricordano gli Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano al n. 39, "educa il cuore dei fedeli e svela agli occhi di tutti il volto di una comunità che testimonia la comunione, si apre al servizio, si mette alla scuola dei poveri e degli ultimi, impara a riconoscere la presenza di Dio nell'affamato e nell'assetato, nello straniero e nel carcerato, nell'ammalato e in ogni bisognoso"».
 
Un servizio che passa anche attraverso la testimonianza, un intenso lavoro di rete, il coordinamento possibile delle iniziative che nascono da impegno ecclesiale o di ispirazione cristiana, con particolare attenzione alle iniziative in occasione delle emergenze.
 
Proprio le due grandi emergenze, quella del Nord Africa con il flusso di migranti e quella della carestia nel Corno d'Africa sono state poi oggetto di confronto durante i lavori del Consiglio nazionale.
 
Riguardo la prima si è sottolineato l'impegno per l'accoglienza delle diocesi in tutta Italia, pur tra difficoltà e criticità. Un monitoraggio più approfondito dei nodi e delle possibili prospettive verrà effettuato in un incontro previsto per il 26 e 27 settembre 2011 con le Caritas più coinvolte.

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