La Sezione Italiana di Amnesty International ha organizzato un fine settimana di mobilitazione per salvare la vita di Troy Davis, la cui esecuzione è prevista il 21 settembre in Georgia, Usa. L'organizzazione per i diritti umani ha lanciato un appello mondiale diretto al Comitato statale della Georgia competente a valutare le domande di grazia e che esaminerà il caso il 19 settembre.
Troy Davis è stato condannato a morte nel 1991 per l'omicidio del poliziotto Mark Allen MacPhail a Savannah, Georgia, nel 1989. Nessuna prova fisica ha mai collegato direttamente Davis all'omicidio e l'arma del delitto non è mai stata trovata.
La condanna a morte si è basata soprattutto sulle testimonianze oculari. Dall'inizio del processo, tuttavia, sette dei nove testimoni chiave hanno ritrattato o cambiato la loro testimonianza, dichiarando di aver originariamente accusato Davis su pressione della polizia.
Quella del 21 settembre è la quarta data di esecuzione per Troy Davis. Nel 2007, l'esecuzione venne fermata meno di 24 ore prima che avesse luogo.
La storia della pena capitale negli Usa è piena di errori giudiziari. In oltre 130 casi, 90 dei quali successivi alla condanna di Davis, l'innocenza dei condannati a morte è stata scoperta prima dell'esecuzione. In diversi altri, persone innocenti sono state messe a morte.
Venerdì 16 a Roma, di fronte all'Ambasciata degli Usa in via Veneto, la Sezione Italiana di Amnesty International svolgerà una manifestazione dalle 19 alle 22. Altre iniziative sono in programma nel fine settimana in molte città, tra cui Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Mestre (VE), Milano, Mirano (VE), Napoli, Padova, Perugia, San Benedetto del Tronto (AP), Santa Fiora (Grosseto), Sant'Egidio del Monte Albino (SA), Teramo, Termoli, Torre del Greco (NA), Torino, Verona. L'elenco completo sarà pubblicato sul sito www.amnesty.it.
Alle iniziative per salvare la vita di Troy Davis hanno aderito la Comunità di Sant'Egidio e il Comitato Paul Rougeau.