Sono passati 6 mesi da quando il terremoto, e il conseguente tsunami, hanno colpito e devastato il Giappone. La portata di questa tragedia senza precedenti è tale per cui gli ingenti sforzi del governo giapponese non sono sufficienti a far fronte ai bisogni di tutta la popolazione, soprattutto quelli dei bambini che rappresentano la fascia più vulnerabile della popolazione.
Per esperienza diretta nella risposta alle emergenze in tutto il mondo, sappiamo che per una nazione il recupero da un simile disastro naturale è un processo lungo e molto difficoltoso e il ruolo di un'organizzazione come Save the Children si rivela indispensabile per il sostegno delle popolazioni colpite.
Fornire servizi di base e beni materiali alla popolazione è sicuramente un intervento fondamentale, ed è quello che è stato fatto all'indomani del sisma, ma i bambini e le loro famiglie hanno anche un grande bisogno di ricreare i legami sociali e di far fronte alle enormi ferite emotive causate da questa tragedia. Per questo motivo, nel piano di 5 anni per l'uscita dall'emergenza e per la ricostruzione di 3 prefetture, Save the Children tiene conto delle idee e dei suggerimenti dei bambini e lavora insieme alle comunità per soddisfare i bisogni primari delle famiglie.
Se i primi sei mesi rappresentano solo l'inizio di un lungo cammino per la ricostruzione, tuttavia ci teniamo ad aggiornarti su quanto abbiamo fatto finora grazie anche al tuo prezioso e tempestivo supporto.
Ecco alcune attività in numeri: - distribuzione di pasti scolastici a beneficio di 20.988 bambini
- fornitura di kit igienici per 1.784 persone
- kit di primo soccorso distribuiti a 1.264 persone
- 4.229 bambini stanno beneficiando del sostegno per la ricostruzione fornito alle scuole distrutte dal terremoto, mentre 3.390 hanno ricevuto kit scolastici
- 2.232 bambini beneficiano dei servizi di trasporto per raggiungere il doposcuola e i luoghi dove svolgono attività extra-scolastiche
- 3.588 bambini frequentano gli asili sostenuti da Save the Children
- 1.000 bambini frequentano le nostre "aree a misura di bambino" (luoghi protetti dove i bambini possono giocare e socializzare e rielaborare il trauma subito)
Inoltre, continua ad essere garantito il supporto dei servizi all'infanzia e il sostegno finanziario per il proseguimento degli studi a quei bambini i cui genitori hanno perso il lavoro a seguito del terremoto, proseguono le attività di microcredito e i finanziamenti ad associazioni locali per lo sviluppo di programmi e interventi a sostegno delle comunità.
P.S. L'obiettivo di raccolta fondi per il Giappone è stato raggiunto.
Per sostenere le altre attività di emergenza di Save the Children: www.savethechildren.it/fondoemergenze