Roma/New Delhi, 5 settembre 2011 - Lamultinazionale farmaceutica svizzera Novartis comparirà domani davantila Corte Suprema indiana nell'ultimo tentativo di erodere una tutela chiaveper la salute pubblica prevista dalla legge indiana sui brevetti, creataproprio per impedire alle compagnie farmaceutiche di mettere un brevettosu medicinali già noti. Secondo Medici Senza Frontiere (MSF), se avrà successo,questa azione avrà un impatto devastante sull'accesso a medicinali a bassocosto in tutti i paesi in via di sviluppo.

"Novartis sta cercando di mettere lacamicia di forza al dipartimento indiano per i brevetti. Vuole impedirglidi rifiutare la creazione di nuovi brevetti su vecchi medicinali che dimostrinominimi miglioramenti nell'efficacia terapeutica", dichiara LeenaMenghaney, responsabile per l'India della Campagna per l'Accesso ai FarmaciEssenziali di MSF. "Il sistema attuale non è perfetto ma impediscealle compagnie farmaceutiche di detenere un monopolio ingiustificato divent'anni ogni volta che dispongono di una nuova versione di un vecchiomedicinale. Novartis sta cercando di rendere insignificante questa tutela,senza tener conto delle conseguenze per la salute pubblica".

Novartis sta mettendo in discussione unaparte della Legge indiana sui brevetti - la sezione 3(d) - che, lettainsieme ad altre clausole della Legge, sancisce che una nuova formula diun medicinale noto possa essere brevettata solo se si dimostrano significativimiglioramenti nell'efficacia terapeutica rispetto al medicinale già incommercio. Quando l'India, per adempiere agli obblighi di membro dell'OrganizzazioneMondiale per il Commercio, ha introdotto nel 2005 i brevetti sulle medicine,lo ha fatto cercando di bilanciare i diritti dei detentori privati di brevettie le esigenze di salute pubblica.

Se Novartis riuscirà ad indebolire l'interpretazionedella sezione 3(d) della Legge allo scopo di ottenere un brevetto per l'aggiuntadi uno specifico sale nel farmaco anticancerogeno Imatinib, forzerà l'Indiaa concedere molti più brevetti rispetto ad oggi e senza che ciò sia sancitodalle regole internazionali del commercio. Ciò potrebbe portare alla finedella concorrenza per molti farmaci generici e i loro prezzi rimarrebberoalti sia in India che nei paesi in via di sviluppo.

"Dato che l'India è il maggior produttoredi gran parte dei farmaci a basso costo usati neipaesi invia di sviluppo, le conseguenze di questo atto travalicano di gran lungai confini nazionali", dichiara Tido von Schoen-Angerer, direttoredella Campagna per l'Accesso ai Farmaci Essenziali di MSF. "La minacciaper i paesi in via di sviluppo è reale e riguarda tutti i pazienti, nonsolo i malati di cancro in India".

"Nella pratica stiamo già sperimentandoi benefici apportati dalla tutela inserita nella Legge indiana", prosegueMenghaney. "Grazie alla sezione 3(d), sono state respinte richiestedi brevetti su formulazioni pediatriche  e su combinazionia dosi fisse di farmaci antiretrovirali. Questi medicinali hanno assolutobisogno della competizione creata dai generici per essere convenienti".

La sezione 3(d) ha per lungo tempo infastiditole multinazionali farmaceutiche. Nel 2006, quando il dipartimento indianoper i brevetti decise che Novartis non aveva diritto al brevetto per l'ImatinibMesylate (Gleevec) - dato che la richiesta riguardava una nuova formulaper un medicinale troppo vecchio per essere protetto da brevetto in India- la compagnia condusse una serie di azioni legali per far dichiarareincostituzionale la sezione 3(d). Dopo aver perso la causa nel 2007 e ilsuccessivo appello nel 2009, la Novartis sta ora tentando di far interpretarele parole "efficacia terapeutica" in modo tale da consentire che anchesolo delle piccole modifiche in vecchi medicinali, li rendano brevettabili.

"Le decisioni prese dal dipartimentoindiano per i brevetti e dai tribunali indiani possono fare la differenzatra la vita e la morte delle persone sieropositive", dichiara LoonGangte, del Delhi Network of Positive People (DNP+), "Per sopravviveree stare bene, contiamo sulla disponibilità di farmaci antiretrovirali abasso costo e altre medicine essenziali prodotte dalle aziende genericheindiane" .


Nel 2006, Medici Senza Frontiere halanciato la campagna "Novartis Drop the Case " per tentaredi spingere la multinazionale farmaceutica svizzera a rinunciare alla primacausa legale contro il governo indiano. Quasi mezzo milione di personehanno firmato la petizione che è stata consegnata alla Novartis che nonha rinunciato alla causa che ha perso nel 2007. Per maggiori informazioni: www.msfaccess.org

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitariaindipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel perla Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre,catastrofi ed epidemie.
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