L'ultimo film di Christian Poveda, assassinato dalla gang salvadoregna che aveva filmato per oltre un anno, entra nel cartellone del festival di cinema sociale in programma a Bologna dal 6 al 9 ottobre. Dal 17 settembre al 15 ottobre, una mostra fotografica con i reportage finalisti del Photo Contest

 

I riti e i miti delle gang di periferia, la violenza disperata di chi non ha mai avuto nulla e il coraggio di un giornalista che impugna la telecamera a qualsiasi costo. È la storia di La vida loca, il documentario realizzato dal reporter franco-spagnolo Christian Poveda tra le "maras", pericolose bande criminali di San Salvador. Dopo avere passato più di un anno insieme ai giovanissimi membri della "Mara 18", di cui ha documentato senza censura violenza e rituali, Poveda è stato ucciso dagli stessi affiliati perché ritenuto un delatore. La vida loca sarà proiettato in anteprima italiana al Terra di Tutti Film Festival, la rassegna di cinema sociale dal sud del mondo in programma dal 6 al 9 ottobre al cinema Lumière di Bologna (via Azzo Gardino, 65; le proiezioni si svolgono dalle ore 16.00 alle ore 24.00, ingresso gratuito).

 

Organizzata dalle ong Cospe e Gvc e giunta ormai alla sua quinta edizione, la kermesse mette in cartellone quattro giorni di reportage e documentari sui conflitti sociali, l'immigrazione, le lotte per i diritti umani e la tutela dell'ambiente nei cinque continenti (il programma sarà presto disponibile al sito www.terradituttifilmfestival.org ). "Il Terra di Tutti Film Festival si rilancia in una dimensione internazionale - dicono i direttori artistici Stefania Piccinelli di Gvc e Jonathan Ferramola di Cospe - e cerca di tracciare un ponte tra le realtà micro-locali e festival internazionali come quelli di Maputo in Mozambico e di Belo Horizonte in Brasile, per la seconda volta gemellati con la rassegna di Bologna. Attraverso i reportage, i documentari e le tante storie raccontate in video - continuano - si consolida l'attenzione verso i grandi fatti di cronaca, dal traffico di esseri umani alla difesa del patrimonio naturale, fino alle nuove povertà e le più ?antiche' migrazioni nel continente Europa".

 

Un ruolo di primo piano tra i video selezionati (su 245 iscritti) spetta alle rivoluzioni che stanno cambiando il volto del Maghreb, con ospiti come la giovane fotografa tunisina Sophia Baraket, che a Bologna presenterà un progetto di "democrazia per immagini" che si propone di sostituire nelle piazze e sugli edifici pubblici della Tunisia le onnipresenti icone di Ben Ali con ritratti dei comuni cittadini. E ancora, nell'Anno internazionale delle foreste proclamato dalle Nazioni Unite, sono in programma una sessione di documentari sulla carestia nel Corno d'A frica, le lotte dei campesinos boliviani contro milizie armate e multinazionali, l'innalzamento degli oceani, e una "Giornata della terra" (sabato 8 ottobre), con un seminario internazionale della campagna "Earth4all" promossa da Cospe con ospiti dell'Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica), dell'associazione di contadini africani Roppa e del movimento internazionale Via Campesina.

 

Domenica 9 ottobre (alle ore 22.00) la premiazione da parte della giuria di qualità del festival per la migliore produzione europea e internazionale e la consegna dei premi promossi dalla Fondazione Benedetto Senni (per il miglior film sulla sostenibilità ambientale e la sovranità alimentare) e dal Consiglio degli stranieri e apolidi della Provincia di Bologna (per il miglior film sull'integrazione).

 

Tra le novità dell'edizione 2011, il Terra di Tutti Photo Contest, il concorso per reportage e immagini su immigrazione, conflitti, ambiente e diritti umani organizzato in collaborazione con Fotoviva e Shoot4change. Tra le opere finaliste (in mostra alla Casa della Fotografia di Bologna, piazza Giovanni Spadolini 3), gli scatti realizzati da Claudio Sica tra i Borana dell'Etiopia e i loro "pozzi cantanti", riserve d'acqua scavate a mano nella roccia e gestite attraverso la collaborazione di tutti i membri della comunità. Eloisa D'Orsi immortala la realtà dei "desplazados" colombiani, profughi interni costretti a lasciare tutto nelle mani di guerriglieri prezzolati, mentre il reportage di Luca Sgamellotti documenta la vita della comunità cinese nella pianura fiorentina. Sabato 8 ottobre alle ore 20.30, al cinema Lumière, la premiazione delle migliori opere del concorso. La mostra, a ingresso gratuito, inaugura sabato 17 settembre alle ore 18.00 e sarà visibile fino a sabato 15 ottobre (dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00, chiusura domenica e lunedì).

 

Per informazioni:

Tel. 051 546600 (COSPE)

Tel. 051 585604 (GVC)

E-mail: info@terradituttifilmfestival.org

Sito web: www.terradituttifilmfestival.org

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