Per piu' della metà dei vacanzieri (55 per cento) sono i luoghi e i paesaggi a rendere piacevole il ricordo delle vacanze e a meno stressante il rientro al lavoro. E' quanto emerge dal sondaggio svolto dal sito www.coldiretti.it che al secondo posto si classificano i vini ed i cibi gustati (21 per cento) mentre si registra un ruolo di secondo piano sia per gli amici incontrati (12 per cento) che per il tempo libero dedicato al riposo (12 per cento). Si tratta di un risultato che - sottolinea la Coldiretti - evidenzia un crescente interesse per le vacanze dedicate ad approfondire la conoscenza culturale, ambientale e gastronomica piuttosto che a momenti di socializzazione o di relax. Una tendenza certamente favorita - sottolinea la Coldiretti - dal patrimonio unico nel mondo che l'Italia può offrire in luoghi di interesse storico, artistico e culturale, ma anche di natura ambientale e paesaggistica. Una immagine tanto amata dai turisti che - continua la Coldiretti - è fortemente segnata dalle dolci campagne delle Marche e dell'Umbria modellate dagli oliveti e dai vigneti, dagli equilibri cartesiani dei colli del Chianti tra Siena e Firenze, i pascoli degli altopiani di Asiago e le malghe bellunesi, i terrazzamenti delle Cinque Terre in Liguria, gli straripanti limoneti della Penisola Sorrentina e l'ordine geometrico dei meleti della Val di Non in Alto Adige. Un terreno fertile per le produzioni alimentari di qualità che rappresentano - afferma la Coldiretti - l'altro grande motivo di rimpianto al ritorno dalle vacanze alla normalità della vita quotidiana. La vacanza Made in Italy puo' contare - sottolinea la Coldiretti - su ben 871 parchi, oasi e aree protette diffusi lungo la penisola con l'enogastronomia che è uno degli elementi principali di attrazione e l'Italia è l'unico paese al mondo che - conclude la Coldiretti - puo' contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 229 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.606 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 504 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 56 Docg e 118 Igt).

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