«Sta accadendo qualcosa di terribile», ha detto l'Ambasciatrice dell'UNICEF Mia Farrow, dopo aver visitato il più grande insediamento di rifugiati al mondo a Dadaab, nel Kenya nord-orientale.

Senza raccolti e con il bestiame decimato, centinaia di migliaia di rifugiati somali non hanno avuto altra scelta che intraprendere un pericoloso viaggio in Kenya in cerca di cibo e acqua.

La situazione a Dadaab è molto difficile. L'UNICEF e le organizzazioni partner stanno lavorando duramente per soddisfare le straordinarie necessità. Le famiglie, disperate, continuano ad arrivare.

Più di 435.000 persone vivono nei campi a Dadaab, originariamente destinati ad ospitarne 90.000. Oltre la metà sono bambini.

Mia Farrow ha visitato famiglie di rifugiati appena arrivati e visitato scuole e centri sanitari. Ha parlato con una donna somala che aveva camminato per 25 giorni per raggiungere il Kenya. Due dei suoi figli erano morti.

«Tanti bambini non ce l'hanno fatta, sono morti lungo la strada» ha proseguito Mia Farrow. «Questa è una emergenza gravissima.»

Nonostante l'enorme richiesta, l'UNICEF e le organizzazioni partner sono riusciti a sfamare i nuovi arrivati e a salvare molti bambini dalla morte. Circa 18.000 bambini gravemente malnutriti sotto i cinque anni sono ora in terapia. «La maggior parte di loro, spero, saranno salvati». 

La carestia rischia di inghiottire tutto il Sud della Somalia nelle prossime settimane.

Mia Farrow ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per i bambini di tutta la regione dell'Africa orientale colpiti da una prolungata siccità, conflitti e aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.

«Si sta vivendo un momento difficile in tutto il mondo, mi rendo conto di questo. Ma non così difficile come per la gente che vive qui. La maggior parte di noi può contare di sopravvivere alla notte. L'UNICEF ha bisogno del vostro aiuto per salvare vite umane, le vite dei bambini nel Corno d'Africa, che in questo momento dipendono da voi e da me

L'UNICEF ha lanciato un appello per raccogliere 364 milioni di dollari per i prossimi sei mesi per fornire aiuti salva-vita per milioni di bambini e donne colpiti dalla crisi.

L'UNICEF Italia ha già raccolto e inviato per questa emergenza 1,1 milioni di euro

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