Tripoli/Roma 30 agosto 2011 - Centinaia di migranti e rifugiatia Tripoli vivono in condizioni terribili, senza adeguata assistenza medicae senza alcuna sicurezza. L'organizzazione internazionale medico-umanitariaMedici Senza frontiere (MSF) ha iniziato a fornire assistenza sanitariadi base a due comunità di sfollati di origine straniera che hanno bisognodi urgente protezione e assistenza.

Una comunità di circa 1000 rifugiatie migranti vive all'interno e nei pressi di alcune imbarcazioni presentiin una base militare abbandonata a Tripoli, mentre un altro gruppo di 200persone ha trovato rifugio in una fattoria da quando sono scoppiati i combattimentinella zona sud di Tripoli.

"Molte di queste persone erano già fuggite dai combattimenti nei loropaesi d'origine, come la Somalia, il Sudan e altri paesi africani", dichiaraSimon Burroughs, coordinatore dell'emergenza per MSF a Tripoli. "Alcunepersone sono venute in questi campi di fortuna per trovare un modo perraggiungere l'Europa in barca, mentre altre ci sono venute per cercarerifugio e fuggire dai combattimenti in corso a Tripoli. Ma sono tutti intrappolatisenza un posto in cui andare".

MSF ha effettuato visite mediche in entrambe i luoghi e progetta didistribuire acqua potabile e altri materiali igienico-sanitari.

"Molti di loro presentano infezioni respiratorie, malattie della pellee disturbi gastro-intestinali", dichiara Paulo Reis, coordinatoremedico di MSF. "Questi problemi di salute sono legati alle loro condizionidi vita estremamente precaria e in molti casi sono peggiorati dalla situazionedienorme stress, inclusa la difficoltà a dormire la notte a causadella costante paura".

I pazienti hanno raccontato a MSF di non aver potuto lasciare i campidi fortuna a causa del timore di essere perseguitati, malmenati o arrestatidentro la città. Hanno inoltre raccontato a MSF di essere stati minacciatidi  notte da uomini armati non identificati. Ai migranti che hannotrovato rifugio all'interno della fattoria è stato ordinato di andarseneimmediatamente.

Le autorità nazionali, l'UNHCR e l'Organizzazione Internazionale perle Migrazioni devono garantire adeguata protezione, così come una ripostaai bisogni di base di questi rifugiati e migranti intrappolati dentro enei dintorni di Tripoli.

MSF, che fornisce assistenza ai rifugiatie migranti in Tunisia e nel sud Italia, sottolinea che i confini internazionalidevono rimanere aperti. Sia gli stati confinanti che i Governi europeidevono garantire l'accesso alle procedure d'asilo e devono garantire condizionidi accoglienza umana e dignitosa.

A Tripoli MSF continua a supportare le strutture mediche locali con materialisanitari e personale. Le équipe mediche e chirurgiche di MSF supportanoil personale medico libico dell'Ospedale Centrale di Tripoli e della clinicaBen Ashour. Un'imbarcazione con più di 10 tonnellate di materiale medicoe logistico arriva martedì 30 agosto a Tripoli.


MSF è presente in Libia dal 25 febbraio e attualmente fornisce assistenzamedica e umanitaria a Bengasi, Misurata, Tripoli, Yefren, Zawiyah, Zintane Zlitan. Per assicurare l'indipendenza delle proprie attività medichenel paese, MSF fa affidamento unicamente alle donazioni private e non accettafinanziamenti da parte di nessun governo o agenzia internazionale e danessuna entità politica o militare.


Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitariaindipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel perla Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre,catastrofi ed epidemie.
www.medicisenzafrontiere.it  

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