«Esattamente una settimana fa, in occasione della Giornata Mondiale per l'impegno umanitario, avevamo commemorato l'abnegazione dei nostri colleghi che, nel corso degli anni, erano rimasti feriti o uccisi nel loro lavoro per salvare e migliorare le vite dei bambini.

Purtroppo oggi le Nazioni Unite e l'UNICEF hanno perduto numerosi colleghi che lavoravano per la medesima causa. Questo tragico evento deve indurci a ricordare il grande coraggio di tanti operatori umanitari che affrontano gli stessi rischi, aiutando gli altri, in tutto il mondo.»Con queste amare parole Anthony Lake, direttore UNICEF, ha commentato a nome della nostra Organizzazione l'attentato terroristico di venerdì scorso ad Abuja (Nigeria).

Venerdì 26 agosto, un attentato suicida realizzato con un'auto-bomba ha provocato numerosi morti (almeno 18) e molte decine di feriti nel complesso, che ospita la sede di 26 agenzie umanitarie e di sviluppo della famiglia ONU, inclusa l'UNICEF. Al momento dell'attacco (11 di mattina) erano presenti nell'edificio centinaia di funzionari e impiegati al lavoro.

La strage, di cui non è ancora stato comunicato il bilancio definitivo, è stata condannata dal Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon e dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

L'attentato è stato rivendicato da un gruppo terroristico di matrice islamista.Nel solo 2010 ben 242 operatori umanitari delle Nazioni Unite sono stati uccisi, feriti o rapiti mentre svolgevano la loro missione.

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