L'organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) compie sessant'anni. Fondata nel dicembre 1951, è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio. Pur senza far parte del sistema delle Nazioni Unite, dal 1992 l'Oim mantiene lo status di osservatore nell'Assemblea Generale e collabora strettamente con le Agenzie specializzate delle Nazioni Unite. Il Quartier generale è a Ginevra.
L'Italia e' uno dei paesi fondatori ed i rapporti tra il governo italiano e l'Organizzazione sono regolati dall'accordo di sede, concluso a Roma il 23/6/1967 approvato e reso esecutivo con la legge n.441 del 22/2/1968. In esso si definiscono le attività dell'Organizzazione in Italia e si garantisce il raggiungimento degli obiettivi comuni, in accordo con il mandato dell'Oim. La Missione dell'Oim di Roma ha esercitato un ruolo di coordinamento per i paesi dell'area mediterranea (Italia, Albania, Algeria, Andorra, Cipro, Grecia, Libia, Malta, Mauritania, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia, Turchia), sia in termini operativi sia in termini di sviluppo di strategie per la gestione dei flussi migratori.
Attualmente gli Stati Membri sono 132 e quelli Osservatori sono 17, a cui si aggiungono 80 tra Organizzazioni Intergovernativee non Governative. L'Oim ha una struttura flessibile, con oltre 460 uffici dislocati in più di 100 paesi. Nell'era della grande mobilità umana, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni continua a svolgere un ruolo di primo piano in tutto il mondo: promuove il dialogo e la cooperazione in materia di immigrazione, la ricerca sostiene i governi nella comprensione della complessità delle migrazioni moderne. Il "Rapporto Mondiale del Migrante" è la sua principale pubblicazione.