ROMA - In principio, era il 2004, toccò a Bollnas (Svezia), poi a Liberec (Repubblica Ceca) farsi cornice, madrine e ospiti dei Global Games, l'evento agonistico mondiale degli atleti con disabilità intellettiva e relazionale. La terza edizione, al via, dal 24 settembre al 4 ottobre, è di nuovo in Europa, ma sarà l'Italia, e in particolare l'intero territorio ligure, a fare gli onori di casa, a voler lasciare un segno indelebile non solo nell'Inas-Fid, il governo mondiale dello sport riservato a questa disabilità, ma nella storia dell'intero sport paralimpico. Sì, perché questi Global Games sono i primi ad assegnare i pass per andare ai Giochi Estivi di Londra, grazie al Congresso di Kuala Lumpur, nel novembre 2009, che ha riammesso questa categoria di disabilità alle Paralimpiadi, dopo un lungo stop durato oltre 10 anni. Saranno in particolare le finali di nuoto ed atletica leggera a rilasciare il passaporto per Londra 2012, mentre per il tennistavolo, terza disciplina del programma paralimpico, bisognerà attendere gli Europei Ittf di novembre prossimo.
E' partito, dunque, il conto alla rovescia: sono attesi circa 800 atleti di 39 nazioni, più 300 tecnici. Partecipazione di massa per Australia e Giappone, con oltre 90 atleti ciascuna. Cento più uno, invece, sono gli azzurri chiamati a difendere la bandiera nelle otto discipline in programma. Fervono i preparativi a Loano, sede delle prove cestistiche, natatorie e tennistiche, a Imperia (atletica leggera e futsal) a Varazze (tennistavolo), a Cogoleto (rowing). Mentre a Genova Caselle si snoderanno i serpentoni dei ciclisti. Sulle nostre possibilità di far bene, soprattutto nelle due discipline che assegneranno i pass per Londra, nuoto ed atletica, abbiamo chiesto un parere e un'analisi a Giancarlo Marcoccia, direttore tecnico nazionale. "Parlando di atletica - dice Marcoccia -, la regina delle discipline, abbiamo possibilità di andare in finale con tutti e cinque gli atleti che presentiamo alla rassegna. In particolare, Bonafede (1500 mt. e 5000 mt.) e Holtz (5000 mt. e 10000 mt.) rappresentano il meglio, in Italia, sulle distanze lunghe, mentre Koutiki è lo sprinter per eccellenza che può tranquillamente centrare la finale nei 100 e nei 200 metri. Nel nuoto, invece, dopo l'exploit agli Europei IPC, confido molto sull'astro nascente Kevin Casali. Per Berardi e Scafidi siamo addirittura alla seconda esperienza nei Global Games, dopo Liberec 2009, mentre Franchetto e Scardoni sono da poco nel giro azzurro, e dunque da testare in un una competizione di altissimo livello. Mi aspetto molto dalla Oberhauser, che in questi anni ha compiuto una crescita esponenziale, mentre conferme importanti possono arrivare dalla Corradin e dalla Stufano. Per finire, credo molto nelle staffette studiate dal coach nazionale, Marco Peciarolo". ( a cura del Cip)