Quest'estate la fame e l'Africa sono purtroppo balzate agli onori delle cronache. Attualmente infatti, nel Corno d'Africa, sono 12,5 i milioni di persone che soffrono per le conseguenze catastrofiche della più grave siccità da 60 anni a questa parte. Fame, sete e malattie si stanno diffondendo e i più colpiti sono i più piccoli: due milioni di bambini hanno urgente necessità di alimenti, 500.000 di essi rischiano la vita a causa della fame.  Ma la fame e la denutrizione non affliggono solo la parte più orientale del continente africano: anche in molte altre regioni della Terra, esse scandiscono la vita di intere popolazioni povere. Ogni 3,5 secondi una persona muore per le conseguenze della fame: 24.000 persone al giorno. A questa tragedia strisciante Caritas altoatesina cerca di reagire con una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, intitolata "La fame non fa ferie", che quest'anno si terrà per la quarta volta.

Con manifesti alle fermate degli autobus e banchetti informativi a Bolzano, Merano, Bressanone ed Appiano, la Caritas dell'Alto Adige, nella settimana dal 22 al 28 agosto, porterà il problema della fame in Africa all'attenzione della popolazione della nostra provincia. "Al momento attuale, in primo piano è certamente l'aiuto di emergenza per rispondere alla fame che minaccia di uccidere milioni di persone nel Corno d'Africa", spiegano Renato Bertuzzo e Heiner Schweigkofler, direttori di Caritas, "ma, contemporaneamente, cerchiamo di portare avanti anche piccoli progetti sostenibili che consentono di prevenire situazioni di fame acuta come quelle che stanno devastando intere zone di Somalia, Etiopia ed Eritrea". I progetti attuali contro la fame della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone sono consultabili nella brochure "La fame non fa ferie" (in italiano e tedesco) che verrà distribuita a chi ne farà richiesta presso i banchetti informativi.

I banchetti saranno presenti dalle ore 10.00 alle ore 13.00 nelle seguenti località dell'Alto Adige: lunedì 22 agosto, a Bolzano, in piazza del Grano; martedì 23 agosto, a Merano, in piazza del Grano; mercoledì 24 agosto, a Bressanone sotto i portici e giovedì 25 agosto, ad Appiano, in piazza Municipio. Sono inoltre previsti banchetti informativi anche nell'atrio del CineplexX di Bolzano, venerdì 26 e sabato 27 agosto.

La FAO (organismo delle Nazioni Unite che si occupa di agricoltura e cibo) sostiene che la fame - secondo i dati del 2010 - colpiva 925 milioni di persone sulla Terra. Ogni giorno muoiono per cause legate alla fame 24.000 persone: più degli abitanti di una cittadina come Bressanone. Due terzi sono bambini minori di cinque anni.
Secondo la FAO la fame riguarda quasi esclusivamente le popolazioni dei paesi del Su del mondo: se anche nell'Europa dell'Est e negli stati più ricchi del Nord del mondo si trovano persone denutrite, la stragrande maggioranza delle persone che soffrono la fame vivono in Africa, Asia e America Latina. Nell'Africa subsahariana un terzo della popolazione complessiva soffre la fame e quasi due miliardi di persone devono sopravvivere con 70 centesimi al giorno mentre altri tre miliardi con poco più di un euro.

Le motivazioni per l'aumento drammatico della povertà e della denutrizione sono molteplici e complesse: il cambiamento climatico rende più difficili i raccolti; la richiesta di biocarburanti non diminuisce; la crisi finanziaria ed economica che ha fatto tremare le Borse mondiali colpisce molto duramente i paesi del Sud del mondo, dato che anche i prodotti alimentari come il riso o i cereali sono soggetti a speculazioni che ne rendono impossibile l'acquisto da parte delle popolazioni che vivono in condizioni di povertà estrema. "Se l'economia ristagna, le persone sono minacciate da disoccupazione e diminuzione dei redditi disponibili. Se i costi di mantenimento rimangono invariato o aumentano, per molte famiglie diventa impossibile anche acquistare gli alimenti di base", sottolinea Fabio Molon, responsabile dell'Ufficio esteri della Caritas altoatesina. Nei momenti di crisi, solitamente gli stanziamenti dei paesi più ricchi per i progetti di cooperazione e di contrasto alla fame e alla povertà sono tra i primi capitoli dei bilanci statali a ricevere drastiche riduzioni, "e anche ciò contribuisce a una maggiore diffusione di fame e miseria", aggiunge Molon.

Per contrastare la fame, la Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone sostiene numerosi progetti di cooperazione in Africa. Grazie alla generosità della popolazione dell'Alto Adige, negli ultimi 18 mesi Caritas ha potuto sostenere con 1.132.315 euro 26 progetti in 11 paesi dell'Africa subsahariana: programmi alimentari, progetti di approvvigionamento idrico, progetti agricoli, microcrediti, progetti di formazione scolastica e professionale e altri progetti ancora in campo sanitario e di sostegno ai profughi.

La campagna altoatesina di sensibilizzazione e raccolta fondi ?La fame non fa ferie" si terrà quest'anno per la quarta volta. Ai passanti verranno distribuiti sacchetti con colori della campagna e contenenti pane: è un'azione simbolica che invita a condividere il pane e a pensare ed aiutare quanti non hanno la fortuna di averlo. "Vuole essere anche un segnale che la Caritas in Africa porta avanti progetti che consentono alle persone di coltivare autonomamente il cibo che consumano e così procurarsi da soli, senza dipendere da nessuno, il loro pane quotidiano", spiega Judith Hafner, collaboratrice dell'Ufficio esteri di Caritas. I sacchetti di pane anche quest'anno verranno distribuiti nelle parrocchie dato che i gruppi delle Caritas parrocchiali parteciperanno anch'essi all'iniziativa.

Caritas si dice certa della solidarietà e del sostegno della popolazione altoatesina che, in passato, non ha mai fatto mancare la propria solidarietà verso popolazioni del mondo colpite da catastrofi o povertà. Le donazioni con l'indicazione precisa dell'utilizzo (paese o progetto) vengono impiegate esclusivamente per lo scopo che cui sono state effettuate; le donazioni che contengono indicazioni generali (es. fame nel mondo, aiuto umanitario ecc.) vengono impiegate laddove Caritas individua una maggiore urgenza: in progetti di microcredito o per garantire la sicurezza alimentare, per la costruzione di pozzi o impianti di potabilizzazione dell'acqua. Importante: la Caritas utilizza il 100% delle donazioni che arrivano sui conti correnti per i progetti. Il finanziamento delle spese amministrative e di promozione dei progetti sono a carico di sponsor privati. I report sui singoli progetti (contenenti dati sull'impiego delle donazioni) sono a disposizione di chi ne faccia richiesta nell'Ufficio esteri della Caritas in via Cassa di Risparmio 1 a Bolzano. In alternativa è possibile scaricarli anche dal sito internet della Caritas altoatesina (www.caritas.bz.it). La campagna "La fame non fa ferie" è finanziata dalla CEI da sponsor privati.

Con la causale "Fame in Africa" la popolazione altoatesina è possibile aiutare Caritas a soccorrere le persone che soffrono la fame in Africa. Di seguito i conti correnti.

I conti correnti della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone:

  • Banca di Trento e Bolzano, IBAN: IT66 A0324011610000006000065;
  • Cassa Rurale dell'Alto Adige, IBAN: IT42 F0349311600000300200018;
  • Cassa di Risparmio di Bolzano, IBAN: IT17 X0604511601000000110801;
  • Banca Popolare dell'Alto Adige, IBAN: IT12 R0585611601050571000032

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni