ROMA - "La nostra società, nella quale troppo spesso si pone in dubbio la dignità inestimabile della vita di ogni vita, necessita di voi: voi contribuite decisamente a edificare la civiltà dell'amore". È questo il messaggio che Benedetto XVI affida ai disabili della Fondazione "Istituto S. José" di Madrid che il Papa ha voluto incontrare prima della veglia con i giovani tenutasi questa notte all'aeroporto militare Cuatro Vientos di fronte a oltre un milione i giovani. Ad accogliere il Santo Padre nella struttura è stato Fr. Rafael M Martinez e i dirigenti dell'istituto oltre ai circa 200 bambini disabili. "La misura dell'umanità - ha detto il Papa - si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente. Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la com-passione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente, è una società crudele e disumana".


La struttura è amministrata dall'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio (Fatebenefratelli), fu costituita nel 1899 dal Marchese di Vallejo e da San Benedetto Menni, religioso dell'Ordine. La Fondazione presta assistenza specializzata a persone affette da handicap fisici o mentali, in particolare epilettici. Il grande complesso comprende dieci padiglioni con circa 400 posti letto e si avvale del servizio di circa 300 operatori sanitari. Rivolgendosi ai familiari e agli operatori, infine, il Papa ha detto: "Questi testimoni ci parlano, prima di tutto, della dignità di ogni vita umana, creata a immagine di Dio. Nessuna afflizione è capace di cancellare questa impronta divina incisa nel più profondo dell'uomo".

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