PALERMO - La Lega Navale si presenta alla regata Palermo Montecarlo con un team di disabili e normodotati all'insegna dell'integrazione. L'equipaggio composto da atleti non professionisti parteciperà con le insegne della sezione Palermo Centro della Lega Navale Italiana all'edizione 2011 della Regata Internazionale. Si tratta della traversata d'altura più impegnativa del Mediterraneo che partirà dal golfo di Mondello il prossimo 18 agosto e si concluderà, dopo 500 miglia, nella baia del Principato di Monaco il 23 agosto. Tra i componenti del team, tutto palermitano, guidato dallo skipper Maurizio D'Amico, un poliomelitico, una non vedente e una persona affetta da sindrome spastica.DIRETTA WEB - Sull'imbarcazione verrà installata una web cam mobile wireless, che, per tutta la durata della competizione, trasmetterà immagini visionabili sul blog: http://www.lnipamontecarlo.blogspot.com. Nell'equipaggio ci sono lo skipper Lorenzo Spataro, il tattico Maurizio D'Amico, al timone la non vedente Giulia Di Piazza alla sua seconda esperienza, alla randa Ivan Pavesi, poliomelitico, aiuto drizzista Giuseppe Di Salvo, affetto da sindrome spastica. Oltre a loro il team comprende Michelangelo Gruttadauria, drizzista, Vittorio Loddo, randista, Vincenzo Aulitano, uomo all'albero, Giuseppe Spataro e Andrea Alaimo, tailer, e Luca Caruso, prodiere.INTEGRAZIONE - «L'obiettivo della Lni-Palermo Centro è quello di dimostrare che un equipaggio non convenzionale come questo può essere - sottolinea Carlo Bruno, delegato regionale della Lega Navale -, oltre che un esempio di vera integrazione, anche competitivo in una regata ad alto contenuto tecnico inserita nei più prestigiosi circuiti della vela». «Con la partecipazione di Giulia Di Piazza siamo contenti di esserci anche quest'anno - sottolinea Peppino Re, consigliere provinciale dell'Unione Italiana Ciechi -. Sappiamo che Giulia è diventata molto brava perché ha una notevole sensibilità al timone e quindi siamo certi che sarà capace di dare il meglio di se stessa». Aggiunge la stessa Giulia Di Piazza: «Sappiamo che quando si parla di disabilità ci sono barriere visibili ed invisibili. Mi trovo in questa condizione da due anni e devo ringraziare la Lega Navale perché è sempre pronta ad accogliere la sfida di abbattere soprattutto le barriere invisibili presenti nella nostra società». r.f.

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