Questo e' il commento categorico di Luca Pozzi referente del gruppo biellese di Emergency che illustra l'iniziativa che vuole sensibilizzare e coinvolgere tutto il territorio biellese per promuovere l'acquisto di un macchinario salvavita. Nella fattispecie un sistema di terapia e monitoraggio per la ventilazione polmonare che sarà dato in dotazione ad un ospedale di cardiochirurgia che Emergency, (nota associazione umanitaria che presta soccorso sanitario alle vittime di guerra ed ai civili che ne subiscono le relative ed innumerevoli conseguenze) sta costruendo nel Sudan sul Nilo Azzurro nel villaggio di Soba a 20 chilometri da Khartoum la capitale. Si chiamerà "Salam", un luogo dove sviluppare pratiche di pace attraverso il riconoscimento dell'eguaglianza in dignità e diritti di ciascun essere umano, la condivisione dei più avanzati risultati della scienza medica e la possibilità di incontro e collaborazione tra pazienti e personale di diversi paesi e culture e che servirà a fornire assistenza specializzata e totalmente gratuita alle persone affette da patologie cardiache. Il centro, grazie al trasporto aereo garantito nel progetto, sarà al servizio anche dei nove paesi circostanti quali Congo, Ciad, Etiopia, Eritrea,Uganda, Egitto, Libia, Kenia, Repubblica Centroafricana, in un'area tre volte l'Europa ed abitata da oltre 300 milioni di persone. "Abbiamo circa 8 mesi a disposizione per raccogliere i fondi necessari", continua nell'intervista il responsabile locale, sono circa 35.000 euro che dovranno essere inviati per contribuire alla regolare apertura dell'ospedale prevista per l'inizio del 2007, devo dire che noi ce la stiamo mettendo tutta grazie alla rete di volontari e sostenitori che si è costituita nel biellese. Abbiamo operato molto in questi ultimi anni nelle scuole e negli incontri pubblici per sensibilizzare le persone sugli effetti devastanti provocati dall'uso delle armi in guerra, per sostenere gli ospedali di emergency ma anche per promuovere una cultura di pace, di solidarietà e rispetto dei diritti umani. Numerosi sono stati gli incontri con gli studenti delle scuole locali e questo ci ha consentito di avere tra i volontari un numero elevato di giovani . Siamo disponibili dunque a partecipare con un banchetto ad ogni evento a cui siamo invitati per continuare nella raccolta fondi sperando che però anche altre associazioni, enti locali si attivino per aiutarci a realizzare questo piccolo sogno che porterebbe il nome del biellese in uno dei più poveri e devastati paesi del mondo. Un segno di appartenenza e condivisione forte l'abbiamo già ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio che oltre ad averci dato un contributo iniziale ha aderito al progetto impegnandosi a raddoppiare i contributi raccolti dal gruppo biellese o da chi vorrà fare direttamente un versamento alla sede dell'associazione a Milano sul conto postale intestato ad Emergency n. 28426203 , oppure c.c. bancario presso Banca Etica n. 000000130130 cab. 01600 - abi 05387 -cin Y indicando espressamente nella causale "Sudan - Progetto gruppo Emergency del biellese". Per chi desiderasse prendere contatti per organizzare eventi od avere ulteriori informazioni può chiamare il numero 3358273677 oppure inviare una e-mail a emergencybiella@gmail.com

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