Una delle richieste emerse con forza dalle famiglie di Ai.Bi. riunite al Congresso Internazionale di Monte Colombo, dove si sta svolgendo la "XX Settimana delle Famiglie di Amici dei Bambini", e' che l'adozione internazionale venga resa accessibile ad un maggior numero di coppie, specie quelle più giovani.
Oggi una delle principali cause della fuga dall'adozione internazionale è dovuta al costo eccessivo necessario per portare a termine un'adozione. E' un segnale Il fatto che, dal 2006 le coppie disponibili all'adozione anche in Italia hanno iniziato a diminuire anno dopo anno. Se nel 2006 erano state 6.237 le famiglie pronte ad adottare, nel 2007 sono state 5.635, nel 2009 4.377 e via così, fino alle 3.548 coppie con decreto d'idoneità del 2010.
Di questo passo nel 2020 finiranno le adozioni internazionali! Sorge quindi naturale invocare la gratuità delle adozioni internazionali; una richiesta che non solo mira a conquistare una parità dei diritti delle famiglie adottive, ma intende soprattutto offrire una possibilità in più ai minori abbandonati in attesa di famiglia. Ad oggi l'adozione internazionale, infatti, è l'unico diritto del minore per il quale occorre trovare non solo una famiglia disposta all'accoglienza, ma anche una famiglia che paghi.Nonostante questo, troppo di frequente si dice che con questa crisi non e' il momento di pensare alla gratuità delle adozioni.
Nel frattempo i giornali riportano notizie, come quella recente dell'acquisto da parte del Paris Saint Germain del centrocampista Javier Pastore per la clamorosa cifra di 45 milioni di euro. Considerando i costi medi di un'adozione internazionale, con questa somma si sarebbero potuti adottare ben 2.500 bambini!
Per informazioni alla stampa:
Marco Cipelletti - Ufficio stampa Ai.Bi. - Amici dei Bambini02/98822 347 - 334/6412809 - marco.cipelletti@aibi.it