MILANO - Un'integrazione da 30 milioni di euro al Fondo sociale regionale e il rifinanziamento della legge 23: nonostante i tagli del Governo, la Lombardia "ha mantenuto le promesse", dice Fulvio Santagostini, presidente di Ledha, che lo scorso 19 maggio era in piazza a manifestare contro le riduzioni delle spese sociali previste dalla Regione in risposta alle riduzioni operate dallo Stato con la manovra finanziaria. Ma quella di Santagostini è una soddisfazione a metà. "Il Consiglio non ha destinato nessuna somma ai progetti di assistenza domiciliare richiesti dal Comitato lombardo per la Vita indipendente". "Intanto -prosegue il presidente- ci auguriamo che tutti i comuni della regione garantiscano almeno i servizi sociali programmati, senza rinunce da parte loro o sacrifici ad opera delle famiglie".

Altra nota dolente: la manovra correttiva dei conti pubblici del 2011 non solo non ha ristabilito i fondi sociali, che nel 2012 avranno così 110 milioni di euro in meno, ma prevede ulteriori tagli a danno dei disabili e delle loro famiglie. A questo proposito, Ledha chiede alla Regione Lombardia di accogliere la richiesta avanzata dal Forum del terzo settore locale di aprire trattative su come fronteggiare le criticità dello scenario futuro. (Chiara Daina)

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