Il WWF giudica gravissimo l'incendio che ha interessato circa 100 ettari tra macchia mediterranea ed alto fusto nella Riserva regionale e oasi WWF del Bosco di Policoro, tanto più che sembra sicura l'origine dolosa dell'incendio.
Danneggiate anche gravemente le strutture ricettive del WWF, in particolare lo spazio adibito a scuderia e maneggio, mentre le fiamme hanno risparmiato fortunatamente le strutture del centro visita e quelle del centro recupero animali selvatici . Gli operatori dell'Oasi si sono comunque immediatamente messi all'opera per ripristinare la completa fruibilità delle strutture in modo da poter continuare a svolgere sia le attività del Centro di recupero della fauna selvatica e delle tartarughe marine che le attività di educazione ambientale con i campi estivi per ragazzi che quindi avranno regolarmente corso.
La Riserva regionale ed Oasi WWF di Policoro", ha dichiarato Luigi Agresti, dell'Ufficio Oasi del WWF Italia, "è una delle più importanti aree protette del mezzogiorno, che custodisce uno degli ultimi lembi di foresta planiziale sopravvissuta sulle coste Italiane, assieme a specie rare e protette come la lontra. Il WWF, che svolge dal 1995 attività di presidio e di valorizzazione dell'area, grazie alla convenzione con il Comune di Policoro e la collaborazione della Società Polieion, vuole nell'occasione richiamare la responsabilità degli Enti , ed in particolare della Provincia di Matera, perché incrementi la propria attività per la tutela e salvaguardia dell'importante biotopo, anche attraverso un maggior sostegno alla nostra associazione che da circa 20 anni sta investendo proprie risorse nella gestione dell'Oasi".
Il WWF quindi anticipa che sporgerà denuncia contro ignoti, pronta a costituirsi anche parte civile in eventuali processi contro i responsabili, ed invita tutti, enti cittadini e forze dell'ordine a mantenere alta la guardia per la tutela dell'area, sottoposta anche a pressioni di tipo speculatorio. Il WWF infine esprime un ringraziamento ai vigili del fuoco di Policoro, agli agenti del Corpo Forestale dello stato di Scanzano Jonico, ed ai rappresentanti delle altre forze dell'ordine che sono prontamente intervenuti ed hanno consentito che il folle gesto non abbia prodotte conseguenze ancora più nefaste.