L'Onu invita le imprese italiane del settore agricolo ad investire nei Paesi africani. Se ne è discusso il 28 giugno alla Farnesina in un forum, organizzato dall'Unido (l'organismo delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) in collaborazione con i Ministeri degli Esteri e delle Politiche Agricole, a cui partecipano le organizzazioni produttive italiane ed i ministri dell'agricoltura di tanti Paesi dell'Africa sub sahariana.

''L'Africa - ha spiegato la direttrice dell'ufficio Unido Itpo in Italia, Diana Battaggia - è il continente su cui si misureranno le prospettive di crescita nel prossimo futuro'' perche' si va verso ''l'aumento degli investimenti e l'abbandono dell'approccio unidirezionale alla cooperazione, basato sul mero aiuto finanziario''. Quindi Unido ''auspica un maggior coinvolgimento dell'imprenditoria italiana nel sostenere la crescita e lo sviluppo della piccola e media impresa dei Paesi africani, attraverso investimenti diretti nel settore agroindustriale, e l'impegno nella progettazione e nel trasferimento di tecnologie''.

Il forum si è svolto in concomitanza con la XXXVII conferenza della Fao e costituisce un ''momento di riflessione importante sul ruolo dell'agricoltura del mondo'', ha sottolineato il Direttore generale della Farnesina per la mondializzazione, Giandomenico Magliano, affermando che l'Italia collabora con l'Unido per ''fare dello sviluppo agricolo il perno della sostenibilità'', in vista del raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Ma per fare questo, ha spiegato Magliano, serve l'apporto delle organizzazioni produttive.

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