«Puntualmente, anche quest'anno, è tornata la piaga degli anziani costretti ad attendere ore prima di ricevere gli interventi di primo soccorso. L'Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato ripete da anni che la cronica insufficienza di servizi di assistenza sanitaria sul territorio è la causa principale di questo affollamento nelle principali strutture ospedaliere. Agli anziani va assicurata invece una presenza capillare dei servizi assistenziali sul territorio e soprattutto maggiore informazione su come avere un accesso facilitato ad essi». Il presidente dell'Anap Giampaolo Palazzi, commenta in questo modo le stime del Sindacato professionisti emergenza sanitaria (Spes) che ha calcolato, nei mesi estivi, la presenza media di oltre 7 mila anziani ai pronto soccorso.

«Il problema - prosegue Palazzi - è da tempo noto: in estate l'organizzazione sanitaria sul territorio è meno efficiente e gli anziani si accalcano nei dipartimenti di medicina d'emergenza che si trasformano in studi di medicina generale. Anche i medici di famiglia infatti sono meno presenti e gli anziani, spesso diffidenti con i sostituti, si presentano ai pronto soccorso anche solo per una ricetta o un'iniezione. In un Paese come il nostro - conclude il presidente dell'Anap - dove gli over 65 sono il 19,5 % della popolazione totale, è al contrario fondamentale rafforzare le strutture di assistenza sanitaria presenti sul territorio, specie in estate, stagione dell'anno che provoca maggiori problemi alle condizioni di salute della popolazione anziana».

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