Punti di riferimento chiari e univoci all'interno delle istituzioni; semplificazione degli adempimenti burocratici; riconoscimento del volontariato nella risposta ai bisogni del territorio e del suo ruolo di co-protagonista nella costruzione del welfare a fianco delle istituzioni; niente clientelismi e parità di trattamento per le associazioni; risorse per dare continuità a servizi e interventi e garantire un'adeguata formazione dei volontari.
Sono questi alcuni dei problemi e delle richieste emersi nel corso della Conferenza regionale del volontariato del Lazio 2011, svoltasi lunedì 20 giugno. Alla conferenza hanno preso parte, ascoltando gli interventi dei rappresentati delle varie associazioni e realtà del Terzo Settore laziale, anche l'Assessore Regionale alle Politiche Sociali e alla Famiglia Aldo Forte, l'Assessore alla Promozione culturale, Politiche Sociali, per la Famiglia e per l'Immigrazione della Provincia di Latina Fabio Bianchi, Raniero De Filippis, Direttore regionale Politiche sociali e Famiglia e Emilio Bongiovanni, Area Terzo Settore e Servizio civile.
Una delle richieste da più parti avanzate nel corso dell'incontro è stata poi quella di trovare una soluzione alla questione delle fideiussioni per i progetti, che spesso non vengono concesse alle associazioni di volontariato e ricadono quindi sui presidenti delle stesse.
Il volontariato laziale ha chiesto inoltre che venga recuperato il ritardo nella corresponsione dei finanziamenti per le attività di volontariato che la Regione ha accumulato.
Il volontariato regionale vuole poi essere protagonista nella revisione di alcuni provvedimenti legislativi, attesi da tempo nel Lazio, vale a dire la riforma della legge n. 29 del 1993 sulla disciplina dell'attività di volontariato nella regione; la legge di riordino dei servizi socio-assistenziali; la legge regionale n. 37 del 1985 sull'istituzione della Protezione Civile, che costituisce il 25,81% delle organizzazioni totali iscritte nel Registro regionale del volontariato, per cui il volontariato chiede la certificazione delle associazioni e dei nuclei di protezione civile, oltre all'elaborazione di criteri oggettivi per l'assegnazione di risorse e mezzi.
La Conferenza ha visto poi la conferma di Roberto Rosati nel ruolo di Presidente.