Giornata del Rifugiato - Cesani (ass.Lodi): "Una domenica in piazza con la città, aumentata l'accoglienza nello Sprar"
La responsabile alle politiche sociali: "Nostro impegno deve fare i conti con frammentarietà, ogni anno rischiamo di dover ricominciare daccapo o comunque di pensare ad uscire dal progetto" Una domenica pomeriggio di iniziative con testimonianze di rifugiati, letture multilingue, aperitivo in musica, concerti, una mostra fotografica, ed uno sportello informativo sulla procedura di richiesta di asilo.
Lodi ha festeggiato domenica 19 giugno in Piazza Castello la giornata mondiale del rifugiato, con un programma promosso dal Comune in collaborazione con Progetto Insieme, Lodi per Mostar, Caritas Lodigiana, Lodi Solidale, Anpi e Tuttoilmondo Onlus, con il patrocinio dello Sprar e dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati. "Il Comune promuove un progetto che fa parte della rete Sprar da 10 anni, quindi le problematiche dei rifugiati e richiedenti asilo le abbiamo bene in mente", sottolinea Silvana Cesani, assessore alle politiche sociali dell'amministrazione lodigiana.
"Siamo titolari di 18 posti di accoglienza ed abbiamo avuto l'aumento di due posti. Negli anni abbiamo messo in piedi una rete di solidarietà concreta che coinvolge una serie di soggetti del terzo settore e grazie alla quale possiamo fare uscire dall'accoglienza i rifugiati nel giro di sei mesi, massimo un anno", spiega l'assessore. Un impegno forte quello della giunta lodigiana sul versante della solidarietà e dell'accoglienza dei rifugiati, ma che deve fare i conti con le ?ristrettezze dei bilanci e la frammentarietà'.
"Quest'anno in controtendenza - spiega Cesani - abbiamo chiesto due posti in più e messo come amministrazione una compartecipazione superiore rispetto agli altri anni, anche come segnale rispetto alle vicende del Nord Africa che moralmente ci hanno spinto a fare di più". Inoltre "abbiamo chiesto di fare un progetto triennale per dare continuità al lavoro messo in campo". Ma ogni anno "rischiamo di dover ricominciare daccapo o comunque di pensare ad uscire dal progetto abbandonando persone che abbiamo preso in carico", conclude l'assessore. (gp)

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