Volontari vera forza motrice per coinvolgere cittadini e istituzioni. UNICEF modello e luogo di impegno per tutti giovani italiani.
"Ora occhi aperti sull'Italia". Con queste parole Vincenzo Spadafora 37 anni di Cardito (Napoli) "festeggia" la sua rielezione a Presidente dell'UNICEF Italia per altri 3 anni.
Lo ha eletto l'Assemblea plenaria dei volontari dell'UNICEF Italia riunitasi a Roma questa mattina. «Voglio ringraziare tutti i volontari che hanno creduto nel mio progetto e nella prospettiva futura della mia proposta» ha dichiarato a caldo Spadafora. «A loro ora chiedo un supplemento di impegno, perché oggi come mai la nostra organizzazione deve scendere in campo al fianco dei bambini italiani senza alcuna distinzione, dai rom ai bimbi delle periferie di Napoli, Palermo, Milano, perché in questo momento storico tante sacche di emergenza risiedono anche nel nostro Paese ed è nostro dovere proteggere l'infanzia da abusi e violenze e tutelarne i luoghi di espressione, di gioco, affinchè siano garantite a tutti umane condizioni di vita.»
«L'UNICEF Italia proseguirà la sua azione di pressione nei confronti del Governo» ha aggiunto «affinché senza tentennamenti si occupi dei temi che riguardano l'infanzia in Italia. Chiediamo da subito un'agenda di provvedimenti a favore della famiglia, nel settore della scuola, compresa l'edilizia scolastica, nella sanità, nello sport e il tempo libero.
Senza dimenticare i tanti bimbi sbarcati in questi mesi dai luoghi di guerra e di terrore. Tutto ciò non ci distoglierà dal nostro obiettivo primario di raccogliere fondi per i bambini dei 156 paesi dove siamo presenti e che grazie alla generosità degli italiani vedono ogni giorno migliorare la propria salute e la propria aspettativa di vita.»
«Voglio cogliere l'occasione» prosegue Spadafora «per annunciare che lanceremo a settembre una campagna, Vogliamo Zero, perché ci siamo posti l'ambizioso obiettivo di contribuire a ridurre sempre più la mortalità infantile, sebbene oggi muoiano ancora ogni giorno 22 mila bambini. Vogliamo arrivare a zero con il contributo di tutti, cittadini, società civile, enti locali.
Sarà quindi fondamentale la "spinta motrice" dei nostri migliaia di volontari sparsi in tutta Italia che ogni giorno dedicano parte del loro tempo all'UNICEF. Grazie a loro sono convinto riusciremo a coinvolgere tante persone e a trasmettere verso questa causa il giusto entusiasmo, quello che da sempre ci anima e ci consente di andare avanti nella nostra missione.»
«La sfida cui tengo maggiormente, lo dico 'da giovane'» conclude «sarà quella di proiettare la nostra organizzazione nel futuro attraverso l'impegno dei giovani. È a loro che l'UNICEF guarda con attenzione in un momento di disaffezione nei confronti delle istituzioni, dei partiti, in una società esasperata dall'individualismo e dalla facile parvenza di poter accedere a tutto senza limiti, cui certo non giova la crisi economica.
Noi vogliamo offrire un luogo di confronto e di ricerca interiore, un punto di riferimento credibile, dove fare concretamente qualcosa per gli altri possa diventare una ragione di vita. Il movimento Younicef, battezzato pochi mesi fa al Meeting UNICEF di Firenze, possiede i requisiti giusti x raccogliere questa sfida e far crescere una nuova generazione di volontari consapevoli, pronti ad occupare un ruolo da protagonisti in Italia e nel mondo.