ROMA - Nel mondo più di un miliardo di persone vive una qualche forma di disabilità e almeno un quinto - circa 200 milioni di esseri umani - è costretto ad affrontare "significative difficoltà". Sono questi i numeri del primo Rapporto mondiale sulla disabilità presentato nei giorni scorsi all'Onu dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla Banca Mondiale, che hanno rivolto un ulteriore appello affinché siano eliminate tutte le barriere che costringono spesso le persone con disabilità "ai margini della società". Il Rapporto, esteso con il contributo di oltre 380 esperti, sollecita i governi ad "intensificare gli sforzi per consentire l'accesso ai servizi generali e ad investire in programmi specializzati per sbloccare il vasto potenziale delle persone con disabilità. Composto da 300 pagine suddivise in 45 sezioni, il documento costituisce una base importantissima sulla quale molti paesi potranno basarsi nel sviluppare le proprie politiche sul tema della disabilità. Nel mondo, quasi 150 paesi hanno firmato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità e oltre 100 l'hanno ratificata, impegnandoli giuridicamente a rimuovere le barriere in modo che le persone con disabilità possano partecipare pienamente alla loro società.
Tra i problemi maggiormente riscontrati: lo stigma e la discriminazione hanno ancora oggi un posto predominante, insieme alla mancata assistenza sanitaria e di riabilitazione, per passare poi alle barriere architettoniche: trasporti pubblici, edifici e tecnologia informativa inaccessibili. Il risultato è che i disabili hanno una salute generale più precaria, scarse possibilità formative e professionali, povertà ed un livello d'istruzione minore, proprio per le difficoltà di accesso agli studi superiori. La relazione raccomanda i governi ed i loro partner per lo sviluppo, di fornire alle persone con disabilità l'accesso a tutti i servizi tradizionali, investire in programmi e servizi specifici per le persone con disabilità che sono in situazione di bisogno, e adottare una strategia nazionale sulla disabilità. Inoltre, i governi "dovrebbero lavorare per aumentare la consapevolezza e la comprensione della disabilità, senza dimenticare un aspetto ineludibile: che le persone con disabilità dovrebbero essere consultate e coinvolte nella progettazione e nell'attuazione di tali sforzi ".
"La disabilità è parte della condizione umana - nota Margaret Chan, direttore generale Oms - quasi tutti noi sperimentiamo un forma di disabilità temporanea o permanente nell'arco della vita. Dobbiamo fare di più per rompere le barriere che segregano le persone disabili, in molti casi spingendole ai margini della società". Etienne Krug, uno specialista OMS disabilità, ha sottolineato come siano proprio le barriere la causa della disabilità, barriere che la società erige per le persone con disabilità, barriere come lo stigma, la discriminazione, la mancanza di accesso ai servizi sanitari e servizi di riabilitazione o problemi di accesso al trasporto, agli edifici ed ai servizi di informazione. Il famoso fisico teorico inglese Stephen Hawking, che soffre di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), ha detto tramite un video: "Abbiamo il dovere morale di rimuovere le barriere alla partecipazione delle persone con disabilità, e di investire fondi e competenze sufficienti per sbloccare il loro grande potenziale. Spero che questo periodo storico segnerà un punto di svolta definitivo per l'inclusione delle persone con disabilità nella vita delle loro società."