Ha spiccato il volo l' "Ala di Lulù". Alle pareti un grande sole a illuminare disegni di farfalle, fili d'erba che si intrecciano, onde del mare, per rendere più accogliente e rassicurante un luogo di cura e spesso di sofferenza.

E' la nuova ala pediatrica dell'Ospedale di Chiulo che nel sud dell'Angola fa da riferimento per una popolazione stimata di 600.000 persone, di cui il 18% sono bambini sotto i 5 anni. Per loro, grazie all'attivazione straordinaria promossa da Niccolò Fabi con il progetto "PAROLEDILULÙ", si apre una nuova speranza di cura e di vita.

Il nuovo Reparto di Pediatria consentirà infatti di migliorare la qualità dell'assistenza pediatrica per i circa 110.000 piccoli della zona, e nello specifico per i 3.000 bambini ricoverati ogni anno in Ospedale, in un'area dove 26 bambini su 100, 1 su 4, non raggiungono i 5 anni di età.

È stata una grande festa africana quella che si è tenuta in occasione dell'inaugurazione, alla presenza del vice-ministro della salute angolano, del governatore della Provincia del Cunene, del vicario generale della diocesi, dei rappresentanti dell'ospedale e dello staff di Medici con l'Africa Cuamm. «Una festa molto partecipata» dichiara don Dante Carraro, appena rientrato dall'Angola «che ha stimolato e rinnovato l'impegno delle autorità nazionali e locali a sostegno dell'ospedale, nella centralità del supporto alla salute di mamme e bambini. Suoni, canti, danze e colori hanno impreziosito i tanti momenti di un giorno speciale che ha ricordato a tutti come da un dramma possa fiorire la bellezza luminosa della Vita».

L'intervento realizzato grazie ai fondi raccolti dalla famiglia Fabi con il concerto in memoria di Lulù tenutosi il 30 agosto scorso a Casale su Treja nella campagna romana e con la vendita successiva del dvd e del libro Paroledilulù ha previsto due fronti di attività: la riabilitazione e l'equipaggiamento del nuovo reparto dotato di 40 posti letto (in particolare completando la struttura con 3 stanze per l'isolamento dei casi infettivi e contagiosi e 1 sala per bambini malnutriti) e il sostegno diretto alle cure dei bambini (garantendo la fornitura di farmaci e materiali di consumo, oltre alla presenza di personale qualificato).

I lavori di riabilitazione, portati a termine in soli 8 mesi, sono stati seguiti e supervisionati dallo staff di Medici con l'Africa Cuamm presente a Chiulo, composto attualmente da un chirurgo, un internista, un pediatra e un logista/amministrativo.

Per informazioni:
Ufficio Stampa - Medici con l'Africa Cuamm
www.mediciconlafrica.org

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