Si apre oggi a New York la Riunione di Alto Livello delle Nazione Unite, per fare il punto sugli impegni di lotta contro l'AIDS sottoscritti dalla comunità internazionale nel 2001 e nel 2006 e per delineare le strategie vincenti per i prossimi anni.

Il meeting rappresenta un'occasione importante per ribadire la volontà della comunità internazionale di prendere impegni concreti per la lotta contro la pandemia e per raggiungere il 6° Obiettivo di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite entro il 2015: combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie."A differenza di quanto accaduto in occasione delle riunioni delle Nazioni Unite sull'HIV/AIDS del 2006 e del 2008, l'Italia quest'anno non ha sostenuto la partecipazione dei rappresentanti della società civile all'interno della propria delegazione, nonostante l'incoraggiamento delle Nazioni Unite a includerli fosse stato rivolto a tutti i Paesi", comunica Natalia Lupi, coordinatrice dell'Osservatorio AIDS "e ad oggi non conosciamo neppure il grado di partecipazione e la composizione della delegazione italiana; questo significa che non sappiamo se rappresentanti politici italiani prenderanno parte ai lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sappiamo, però, che la maggior parte delle delegazioni europee hanno da tempo comunicato la partecipazioni di figure politiche".

"I primi segnali non sono incoraggianti", continua Natalia Lupi, "senza contare che l'Italia si presenta all'appuntamento di New York senza aver ancora onorato gli impegni finanziari verso il Fondo Globale per la lotta contro l'AIDS, la Tubercolosi e la Malaria degli ultimi due anni, - 260 milioni di euro - il nostro Paese è l'unico donatore a vantare questo triste record".

Secondo l'ultimo rapporto di Ban Ki-moon, a 30 anni dalla scoperta del virus gli investimenti nella lotta contro l'AIDS stanno producendo dei risultati, ma l'attuale stabilizzazione dell'epidemia HIV non può essere registrata come un dato consolidato: per ogni persona che inizia la cura antiretrovirale, ve ne sono due checontraggono il virus dell'HIV e ogni giorno si registrano 7.000 nuovi casi di infezione. In alcuni aree ove l'epidemia si era stabilizzata o aveva iniziato a diminuire, i tassi di infezione stanno aumentando di nuovo. Abbassare la guardia ora, pertanto, sarebbe un grave errore.

Secondo l'Osservatorio AIDS, la Dichiarazione finale che gli Stati membri delle Nazioni Unite adotteranno al termine della riunione avrà valore se riconoscerà obiettivi ambiziosi in termini di numero di persone a cui garantire l'accesso alla terapia antiretrovirale entro il 2015 e impegni finanziari precisi.L'Osservatorio AIDS ritiene determinante, inoltre, che nella Dichiarazione finale venga ribadita la centralità dei diritti umani delle persone affette e colpite dal virus e dalla malattia, come elemento per sconfiggere marginalizzazione e stigma; che venga riconosciuto e promosso il diritto delle donne di decidere liberamente in merito alla loro salute sessuale e riproduttiva, libere da coercizione, discriminazione e violenza; e che venga ribadito che le politiche di lotta contro la pandemia non possono prescindere dalla formazione di personale sanitario a tutti i livelli e dal rafforzamento e l'integrazione dei sistemi sanitari nazionali, con quelli per l'HIV/AIDS, che devono fornire servizi di qualità anche nelle zone rurali.

L'Osservatorio AIDS si riunisce a Roma il 12 luglio insieme a numerose associazioni della società civile italiana in un Forum (http://www.forumhivaids.it/) per discutere del futuro della lotta contro l'AIDS in Italia e nei Paesi poveri, a partire proprio dagli impegni assunti dalla comunità internazionale a New York.

Aderiscono all'Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'AIDS le seguenti ONG:ACRA, ActionAid, AIDOS, AMREF, CCM, CeLIM , CESTAS, CESVI, COOPI, COSPE, COSV, GVC, Intervita, ISCOS, Medici con l'Africa CUAMM, Medicus Mundi Italia, Progetto Sviluppo, World Friends.

Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'AIDSItalian Network against AIDSVia Boezio 17 - 00193 Roma - Italiatel. +39 388 8414818e-mail: osservatorioaids@ong.it - www.osservatorioaids.itUfficio Stampa: tel. +39 392 7478601 - e-mail: press.osservatorioaids@ong.it.

Questa iniziativa è finanziata dalla Commissione Europea www.ec.europa.eu nell'ambito del progetto di Educazione allo Sviluppo Health for All!.

Il contenuto del presente comunicato stampa è responsabilità di ISCOS e dei partner del progetto e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea

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