Si apre oggi a New York il Meeting di Alto Livello dell'Assemblea Generaledelle Nazione Unite, che traccerà gli indirizzi delle politiche di lotta contro Hiv/Aids che gli Statimembri dovranno adottare nei prossimi anni, e farà un bilancio sugli impegni sottoscritti dallacomunità internazionale nel 2001 e nel 2006.
A tutt'oggi non sappiamo come sia composta la delegazione incaricata dal governo italiano. Né diquali impegni sarà portatrice. Sappiamo però che non comprende alcuna rappresentanza delleassociazioni di lotta all'Aids e delle persone che vivono con l'Hiv, come invece raccomandato dalleNazioni Unite.
Le associazioni italiane del Forum della Società Civile per l'Hiv/Aids puntano su tre obiettiviprincipali, e chiedono alle delegazioni di farsene portavoci: rafforzare e implementare a livelloglobale le strategie di riduzione del danno che si sono dimostrate altamente efficaci nel ridurre ilnumero di nuove infezioni tra le persone che consumano droghe; definire obiettivi precisi edambiziosi in tutti i campi della lotta all'Aids tra cui riduzione del numero di nuove infezioni,riduzione del numero di morti per Aids, e soprattutto allargamento dell'accesso alle terapieantiretrovirali a tutti coloro che ne hanno bisogno; impegnarsi a destinare quote di budget adeguateal raggiungimento di questi obiettivi, sia a livello internazionale con il rafforzamento del FondoGlobale per la lotta all'Aids, Tubercolosi e Malaria, sia nelle strategie nazionali e locali.
A tutt'oggi dell'Italia sappiamo solo che chiederà, su impulso del sottosegretario Carlo Giovanardi edel suo Dipartimento per le Politiche Antidroga, la cancellazione della dicitura "Riduzione delDanno" (Harm Reduction) dal documento che verrà licenziato dall'ONU.
Le associazioni italiane del Forum della Società Civile per l'Hiv/Aids, con la sottoscizione diEATG, European Aids Treatment Group, del network Aids Action Europe e di molte altre sigle dellasocietà civile europea, hanno inviato a tutti i delegati governativi internazionali all'High LevelMeeting un appello a vigilare affinché tale definizione sia mantenuta.
Riduzione del Danno significa applicazione di politiche rispettose dei diritti umani, fra i quali ildiritto alla salute, che abbiano fondamento nell'evidenza scientifica e non nelle ideologie repressivein cerca di facili consensi elettorali e scorciatoie falsamente economiche.
L'Italia, che è stata pioniera nell'applicazione delle politiche di riduzione del danno e più in generalenella lotta all'Aids, dovrebbe promuovere tale strategia anche nei paesi come la Russia, in cui siregistrano al mondo i più alti tassi di diffusione dell'epidemia tra le persone tossicodipendenti: chevengono marginalizzate, incarcerate e escluse dall'accesso ai presidi sanitari, alle terapie sostitutivee persino ai farmaci antiretrovirali.Accade invece che il sottosegretario Giovanardi si presenti, come accaduto ieri, accanto al russoYuri Fedotov, direttore generale dell'UNODC - United Nations Office on Drugs and Crime perliquidare come "baggianate" prodotte da un organismo "sconosciuto" il report della GlobalCommission on Drug Policies che denuncia il fallimento della "War on Drugs", la Guerra allaDroga.
Quel report dimostra invece che le strategie basate sull'evidenza e sul rispetto dei dirittiumani, come la riduzione del danno, sono le più efficaci per fermare le nuove infezioni, in linea conquanto già più volte affermato dall'UNAIDS, dall'OMS, dalla Commissione Europea e dallo stessoUNODC.
Nella lotta all'Aids occorre basarsi sulla scienza - e non sulle ideologie - e impegnarsi a fondo, siaeconomicamente sia con il coinvolgimento della società civile. Purtroppo occorre denunciare inveceche l'Italia si sta rifiutando di prendere impegni seri per fermare la diffusione dell'Hiv sia a livelloglobale che nazionale.
L'Italia si presenta oggi alla ribalta internazionale, su un palcoscenico importante come quellodell'High Level Meeting delle Nazioni Unite, con una posizione già fortemente indebolita daimancati versamenti al Fondo Globale per la lotta contro Aids, Tubercolosi e Malaria, strumento chesi è dimostrato indispensabile nella lotta globale contro l'Hiv/Aids, e oggi anche da posizioni diretroguardia dettate da intenzioni che con la lotta all'Aids nulla hanno a che fare.
Il Forum della società civile italiana su Hiv/Aids è promosso da: Actionaid, ANLAIDS,Arcigay, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Comitato per i Diritti Civili delleProstitute, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Gruppo Abele, LILA, Nadir,NPS Italia Onlus, Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'AIDS, MovimentoIdentità Transessuale, Villa Maraini.http://www.forumhivaids.orgValentina Avon ufficio stampa LILA 348 0183527 stampa.lila@gmail.comGiulio Maria Corbelli ufficio stampa ANLAIDS 349 8100203 stampa@anlaids.org