ROMA - Un presidio per continuare a dire che il diritto al lavoro per le persone disabili non è un optional, ma un dettato di legge: è questo il motivo che ha spinto la Fish (Federazione italiana superamento handicap), Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità - Anmic, Anmil, Ens, Uic e Unms), sindacati e altre realtà associative del mondo della disabilità a ritrovarsi oggi in un presidio organizzato a piazza Montecitorio. Lo scopo è quello di chiedere ed ottenere l'abrogazione della norma del Decreto legge n. 70/2011 (Decreto Sviluppo) che elimina di fatto l'articolo 17 della legge 68 sul collocamento obbligatorio dei disabili.
A lanciare l'allarme era stato a fine maggio il forum Welfare del Partito Democratico. Varato e in vigore dal 14 maggio scorso, il Decreto Sviluppo ha infatti apportato modifiche al Codice degli appalti pubblici (decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163), eliminando - con l'introduzione dell'art. 4, comma 2, lettera b - la certificazione di ottemperanza prevista dall'art.17 della legge 68/99. Ovvero, la norma secondo cui tutte le imprese, sia pubbliche sia private, "qualora partecipino a bandi per appalti pubblici o intrattengano rapporti convenzionali o di concessione con pubbliche amministrazioni, sono tenute a presentare preventivamente alle stesse la dichiarazione del legale rappresentante che attesti di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, nonché apposita certificazione rilasciata dagli uffici competenti dalla quale risulti l'ottemperanza alle norme della presente legge, pena l'esclusione".
Con la modifica introdotta al codice dei contratti, in sostanza, le aziende non sono più tenute a presentare la certificazione di ottemperanza, nemmeno nella forma edulcorata dell'autocertificazione. Una norma definita "pericolosa" dagli organizzatori del presidio, "perchè anche per la carenza dei controlli, rischia di tradursi in una vera e propria licenza ad evadere la 68". Le organizzazioni sperano oggi di ottenere un appuntamento con le commissioni Bilancio e Finanze. "Saremo a Montecitorio - precisano gli organizzatori - anche a sostegno di Abili a proteggere, che vedono in questi giorni messo a rischio il loro lavoro presso la Protezione Civile". (eb)