L'appello ad una reazione morale contro l'indifferenza, lanciato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, merita una risposta di impegno e di gratitudine da parte di tutti i cittadini italiani».

Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani plaudono all'intervento del Capo dello Stato, pubblicato sul Corriere della Sera, sul tema dell'assuefazione di fronte alle tragedie dei migranti in mare. 

«Per fortuna c'è chi continua a ricordarci cosa abbia significato per l'Italia essere stati un Paese di emigranti - afferma il responsabile immigrazione delle Acli, Antonio Russo - aiutandoci oggi a comprendere la tragedia di quegli immigrati che nel tentativo di fuggire una vita miserabile finiscono per perderla affogando nel Mediterraneo». 

«Il Capo dello Stato - aggiunge Russo - ci richiama con autorevolezza a una reazione morale contro l'indifferenza, ci invita a vincere il pericolo dell'assuefazione di fronte a tragedie che dovrebbero invece scuotere il sentimento profondo di umanità di ogni cittadino». 

«Non è più accettabile assistere impotenti a queste tragedie», insistono le Acli, che tornano a chiedere all'Unione europea «un impegno più serio» nei confronti dell'immigrazione, «ispirato non solo da ragioni di ordine pubblico, ma da quel senso di umanità che contraddistingue la nostra civiltà». 

Secondo Antonio Russo, «è necessario individuare nuove forme di intervento per scongiurare la partenza di questa gente dalle coste africane e ridurre al minimo i rischi per la vita di chi si è imbarcato. Urgono forme concrete di accoglienza in mare prima ancora che a terra.

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