«La decisione della Cassazione di confermare il voto sul nucleare restituisce ai cittadini il diritto d'espressione su un tema cruciale per il futuro del Paese». Lo afferma il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, in merito a quanto deciso questa mattina dalla Corte Suprema in materia di referendum. Le modifiche apportate dal Governo alle norme sull'energia nucleare non precludono dunque lo svolgimento del referendum del 12 e 13 giugno.  

«La Cassazione - afferma Olivero - ha assecondato il desiderio di espressione di milioni di cittadini italiani. La moratoria introdotta dal Governo non rappresentava, com'era auspicabile, una presa d'atto della volontà popolare, ma un mero escamotage per aggirare l'appuntamento referendario, secondo quanto dichiarato esplicitamente dal presidente del Consiglio».  

«Lo strumento del referendum abrogativo - ammette il presidente delle Acli  - rimane incompleto e insufficiente da solo a governare le grandi questioni, ma rappresenta comunque un passaggio fondamentale verso la democrazia partecipativa. La passione e la mobilitazione di milioni di persone della società civile intorno al tema energetico sono un valore prezioso per il Paese che non poteva essere umiliato e vanificato».

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