I livelli di rumore nelle città italiane sono preoccupanti da nord a sud. A far scattare il campanello d'allarme sono stati i rilevamenti fonometrici effettuati, durante due mesi di viaggio e otto tappe lungo tutto lo Stivale, dalla Carovana del Clima - la nuova campagna itinerante di Legambiente sui temi del risparmio energetico, inquinamento e mutamenti climatici, realizzata in collaborazione con Energia e Corepla. Da Palermo a Pesaro, passando per Cagliari, Caserta, Potenza, Frosinone, Firenze e Genova, i livelli di rumore registrati hanno superato il limite di media annuale di 65 decibel diurni, consentiti dalla normativa vigente (Dpcm 14/11/97). A Palermo va il primato di città più fracassona dove in via Roma (angolo via G. da Procida) sono stati rilevati 78,3 db. A seguire Genova con 78,0 db in via di Francia (di fronte agli uffici comunali del matitone), Caserta con 77,6 db in via Camuso (ponte d'Ercole) e Firenze con 75,6 db in via Lavagnini (scuola elementare). Fuori legge 7 valori su 7 anche a Pesaro, nonostante il comune sia l'unico, tra quelli monitorati, ad aver attuato una zonizzazione acustica della città, prevedendo zone "sensibili" quali ospedali e scuole, dove il limite diurno si abbassa a 50 decibel. In tutte le città, invece, i rilevamenti fonometrici, effettuati in prossimità di scuole e ospedali, hanno fornito valori superiori a 70 db, sforando di ben 20 decibel il limite previsto in caso di zonizzazione acustica. Valori preoccupanti se si considera che il decibel è un'unità di misura esponenziale e, ad un aumento di 3 db, corrisponde una pressione doppia dell'onda sonora sul timpano. «La fotografia scattata sui livelli di rumore - dichiara Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - fa riflettere sulla diffusione dell'inquinamento acustico in Italia, che non colpisce soltanto le grandi metropoli, ma anche città di medie e piccole dimensioni come Pesaro e Potenza. Da non sottovalutare, questa forma di inquinamento può arrecare seri danni alla salute, come indicato dalle linee guida dell'Oms: difficoltà nell'apprendimento per i bambini e patologie quali tachicardia, alterazione del campo visivo e della trasmissione degli impulsi nervosi». Dai rilevamenti della Carovana del Clima di Legambiente emerge che tra le cause principali dell'inquinamento acustico e atmosferico c'è il trasporto su strada, che influisce per il 56% sui livelli di rumore urbano, per circa il 30% sulla concentrazione delle polveri sottili e quasi per il 62% sul livello di benzene. Le automobili continuano, però, a invadere le città italiane. Cinque su 8 le città raggiunte dalla Carovana del Clima il cui tasso di motorizzazione è uguale o superiore a 59 auto/100 ab, il valore medio nazionale. Nel dettaglio: 69 auto/100 ab a Frosinone, 68 auto/100 ab a Cagliari, 66 auto/100 ab a Potenza, 63 auto/100 ab a Pesaro e 60 auto/100 ab a Palermo. E per chi decide di lasciare l'automobile a casa, poco estese, o completamente assenti, sono, in 6 delle 8 città monitorate, le piste ciclabili, le zone a traffico limitato e le isole pedonali.

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