La quinta edizione del concorso Regoliamoci, in collaborazione con il Ministero  dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, per le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e per le agenzie formative ha avuto, anche quest'anno, una grande partecipazione.
 
Sono stati più di cinquecento i gruppi che hanno partecipato contribuendo allo straordinario successo di questa edizione. Studenti di tutte le età si sono impegnati nella costruzione-invenzione di elaborati per progettare il riutilizzo di un bene confiscato del proprio territorio.
 
Il tema di quest'anno "Beni confiscati alle mafie e territorio: il sogno si fa segno" ha preso spunto dalla legge 109 del 1996 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati. Una legge che quest'anno ha compiuto 15 anni e nel corso dei quali  ha visto trasformati in cooperative sociali, sedi di associazioni, comunità di accoglienza, centri culturali, grazie all'impegno di istituzioni, enti locali e società responsabile.centinaia di ettari di terreni, ville, appartamenti e altri beni immobili. Il bando prevedeva, inoltre, una sezione speciale per le scuole secondarie di secondo grado dal titolo "Raccontiamo (il) Bene", nella quale si chiedeva l'ideazione di una campagna di comunicazione con cui far conoscere il lavoro di riutilizzo sociale che viene svolto sui beni confiscati alle mafie.
 
Per tutti questi motivi il senso della grande partecipazione e il valore degli elaborati è più grande. La scuola è il luogo dove i ragazzi crescono, prendono visione del mondo, diventano cittadini attivi capaci di influenzare e migliorare la realtà che li circonda.

La premiazione del Concorso si terrà martedì 7 giugno, dalle ore 11. Saranno presenti le delegazioni di 15 finalisti (5 per ogni grado). Nel corso della premiazione saranno previste anche due menzioni speciali.

Per le tre idee vincenti l'Agenzia Nazionale sui beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata, di concerto con gli altri Enti interessati, si propone di valorizzarne e attuarne il contenuto, compatibilmente con il quadro normativo, amministrativo e finanziario di riferimento.

La fruizione della cultura non deve essere passiva, ma deve passare per ragionamenti individuali e collettivi, per creare una consapevolezza del proprio dovere e del proprio diritto al conoscere e modificare le cose. La scuola è il luogo in cui ci si confronta in maniera evidente con altri, dove rispettare le norme e avere una condotta responsabile per una buona convivenza. La scuola è la prima grande istituzione da rispettare e da rafforzare, è nella scuola che avviene il passaggio di consegne tra le generazioni e dove ci si trova a svolgere un ruolo attivo in una comunità. Grazie al concorso i ragazzi entrano in contatto tra di loro, scuole diverse si confrontano da lontano, ciò che conta però non è il disegno perfetto o la giusta definizione dei concetti, ma il reale impegno dimostrato, il forte coinvolgimento. Dimostrare di essere protagonisti della propria realtà. Responsabili e conoscitori dei propri diritti e doveri. 

I finalisti

Scuole Primarie
 
Yoseph De Lemine - 4A 
Didattica 1° Circolo - 5B Direzione 
120 C.D.M. GANDHI DI ROMA - plesso PENNABILLI 4AB  5B 
1° C.D. "G. Oberdan" - 4C 4D 
Direzione Didattica II Circolo - plesso RIONE TRIESTE 3 4 5
S. Antonio - 3° Cir. Did. di Piacenza - 5


Scuole Secondarie di Primo grado
 
I.C. MARINO - 2A  3A
S.M.S. "G. DA FIORE" - LE CASTELLA 1   2
Istituto Comprensivo "L. Sinisgalli" - 3A1  3D1
Scuola Media Statale"Don Lorenzo Milani" - 1B  2B  3B
Istituto comprensivo " Primo Levi " - 3B
 
Scuole Secondarie di Secondo grado
 
Istituto Statale d'Arte
I.I.S. LEOPOLDO PIRELLI - varie classi
I.T.I.S. BASILIO FOCACCIA - 1M 2I 2L 2O 2R 3I
ISIS "F. De Sarlo - G. De Lorenzo" - LICEO SCIENTIFICO - 3A
I.S. "Francesco Degni" - 3N
Istituto Magistrale "Isabella Gonzaga" - 5C

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