Lo spettacolo che andrà in scena l'1 giugno prossimo è il risultato di un lavorodi ricerca storico culturale sul rapporto fra i diversi ritmi musicali e lerelative espressioni nella danza della zona del Mediterraneo.Si sonopresi in esame in particolare alcuni aspetti della danza orientale, delFlamenco e delle nostre danze tradizionali italiane, quali la "pizzica" e la"tamurriata", inoltre si è lavorato con musicisti della cultura Sinti.
Il risultato di questo lavoro di confronto e di sperimentazione è :la presentazione di coreografie di Jadranka Trickovic per la danzaorientale , che interagisce con Michela Fossà , per il flamenco ,danzatrici della Associazione "Zambramora " di Ancona.L'esibizione di Eleonora Iacobucci , dell'Associazione "Il balletto diMacerata" , che esegue passi di pizzica e di tamurriata a ritmo dicastagnette meridionali ,mentre Michela Fossà usa elementi espressividella cultura andalusa, quali nacchere e mantòn.
Il baile di Adriana Grasselli e Mariella Di Gregorio , che esprimono ilcollegamento di queste cultura con la profondità del cante jondo flamencoe con la ritmica incalzante delle rumbas dei Vagane Sinti.
La magia di questa rappresentazione, mai realizzata per quanto nesappiamo sul territorio nazionale, viene resa ancora più intensa dallapartecipazione del chitarrista flamenco Alessandro Martin, della cantantedi Jerez de la Frontera Nuria Burgos, in arte "La Tita" , e soprattutto dalpercussionista originario di Singapore Nantha Kumar , proveniente daMadrid, che con le sue tablas dai ritmi indiani fa da elemento di unione fratutte le espressioni culturali proposte.Nella prima parte dello spettacolo ci sarà anche una esibizione di ungruppo di allieve dei corsi della Peña Andaluza ".
Riteniamo in questo modo di poter dimostrare ad un pubblico molto varioe di non addetti ai lavori quanto sia vasto e ricco il panorama musicale delbacino del Mediterraneo e quanti collegamenti ci siano fra le varie culturedei popoli che vi abitano, al di là delle diversità di linguaggio e dipensiero.