Cinquanta tonnellate di rifiuti. E' il risultato della raccolta straordinaria di centinaia di volontari che questo fine settimana sono scesi sulle spiagge di tutta Italia per l'annuale pulizia delle coste, ma anche delle sponde di fiumi e dei laghi, promossa da Legambiente con Spiagge e Fondali Puliti- Clean Up the Med 2011. Anche quest'anno la collezione di rifiuti raccolta in centinaia di località della Penisola, è fatta di buste di plastica, bottiglie, lattine, scatolette, mozziconi di sigarette, cannucce, tappi e metalli vari. Ma a farla da padrona, come sempre, è la plastica, che rappresenta circa il 30% di ciò che è stato trovato tra la sabbia. Quella raccolta dai volontari, ad esempio, sottoforma di bottiglie potrebbe coprire una distanza di ben 150 km. Una volta differenziata però questa immondizia può tornare a vivere sottoforma d'altro: con l'alluminio raccolto nel week end ad esempio, circa il 5% dell'intero bottino di Spiagge e Fondali puliti, si potrebbero realizzare 240 bici, oppure 65.000 caffettiere, o 35.000 padelle tipo wok.
Curiosità e informazioni queste, che hanno sorpreso e interessato i ragazzi delle scolaresche che venerdì hanno animato le attività in molti litorali partecipando, oltre alle operazioni di pulizia, anche ai laboratori del riciclo organizzati da Legambiente in collaborazione con Cial, Corepla e Virosac per diffondere le buone pratiche di sostenibilità ambientale a partire dalle giovani generazioni.
"Il nostro obiettivo, come ogni anno, è stato quello di diffondere il messaggio che i comportamenti individuali possono fare la differenza - ha commentato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente - e siamo soddisfatti che tra venerdì e oggi, siano stati così tanti a dimostraci la loro voglia di cambiamento con un gesto, concreto e simbolico allo stesso tempo, per dire che la tutela del mare e delle coste non è solo un dovere ma un vantaggio per tutti".
L'iniziativa di Legambiente ha voluto come ogni anno sollecitare i cittadini ad assumere comportamenti più responsabili e rispettosi dell'ambiente come non buttare per terra il proprio mozzicone di sigaretta o buttare sempre i rifiuti negli appositi contenitori. Ma l'azione dell'associazione quest'anno si è concentrata anche sulla richiesta alle amministrazioni di salvare il paesaggio costiero italiano dalla cementificazione e dalla privatizzazione che, di fatto, si profila con l'approvazione del Decreto Sviluppo, che concede ai privati di esercitare il diritto di superficie sul demanio. Ieri e oggi, infatti, in cinque località i cittadini hanno realizzato la"Presa della Battigia", un tuffo collettivo per dire sì ai piani spiaggia che valorizzano le nostre coste, all'accesso in spiaggia per tutti, al turismo responsabile e alla raccolta differenziata. Per dire no, invece, alle spiagge blindate, all'edilizia abusiva e pericolosa, alla pesca selvaggia, allo sfregio dei fondali, del mare e di tutte le sue forme di vita.
Il prossimo appuntamento di Legambiente con il mare è per giovedì 9 giugno a Roma, ore 11.30 con la presentazione della Guida Blu realizzata insieme al Touring Club, con le spiagge più belle, le località costiere più pulite e tutte le località premiate con le Vele.