Michel Roy, attualmente tra i responsabili del Secours Catholique (Caritas Francia), è invece il nuovo segretario generale della confederazione, essendo subentrato all'inglese Lesley-Anne Knight.
Sono questi i principali esiti della 19ª assemblea generale di Caritas Internationalis, svoltasi a Roma dal 22 al 27 maggio: 300 delegati hanno celebrato 60 anni di lavoro con i poveri nel mondo, da parte della confederazione (Caritas Internationalis era stata fondata nel 1951 da 13 associazioni cattoliche benefiche per coordinare l'impegno umanitario della Chiesa cattolica) ed eletto la nuova dirigenza per i prossimi quattro anni (oltre a presidente e segretario generale, anche il tesoriere e i rappresentanti del Comitato esecutivo).
Ricevuti in udienza da papa Benedetto XVI al termine dell'assemblea, durante i lavori i delegati hanno sviluppato il tema "Zero Poverty - One Human Family" ("Povertà zero - Una famiglia umana"), discutendo e approvando il Piano strategico quadriennale 2011-2015.
L'importante occasione di confronto e pianificazione degli assetti e dell'attività della Confederazione, che opera a favore di decine di milioni di persone e di poveri nel mondo, della quale sono membri 165 organismi ecclesiali e associazioni sparsi in quasi tutti i Paesi del mondo, tra cui Caritas Italiana, è stata caratterizzata da contributi di importanti esponenti vaticani.
L'assemblea generale era stata preceduta, sabato 21 maggio, da un eccezionale viaggio dei delegati e di autorità religiose e civili a bordo di un treno storico, ribattezzato per l'occasione "Caritas Express", e partito dalla stazione di Roma San Pietro, dentro la Città del Vaticano.
Per favorire il viaggio del convoglio, che è poi terminato ad Orvieto, è stato aperto per la prima volta dopo decenni il grande portone scorrevole che divide i binari del Vaticano da quelli italiani. Il viaggio del "Caritas Express" è stato un modo per fare memoria, tra le altre cose, dei convogli umanitari che dal Vaticano, proprio su iniziativa di Caritas Internationalis, partirono nella seconda metà del Novecento, in occasione di calamità naturali ed emergenze in Italia e all'estero.