''Nello sport bisogna avere coraggio, come nella lotta alla mafia, e correre su questi terreni confiscati insieme ai ragazzi delle scuole e' stato davvero emozionante''. Cosi' Stefania Belmondo, olimpionica di sci nordico, ha commentato la tappa finale della manifestazione 'Libera la natura' che si e' svolta a Portella della Ginestra, nel maneggio gestito dalla cooperativa 'Placido Rizzotto' ed intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo. L'atleta azzurra, assieme a Rachid Berradi, primatista italiano di mezza maratona e responsabile del settore sport per Libera, ha prestato il proprio impegno per l'iniziativa organizzata dall'Associazione Libera. Alla gara hanno partecipato 300 ragazzi di diversi istituti dei Comuni di Roccamena, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Campofiorito.

Tra loro anche una scuola di Napoli, l'istituto comprensivo 'Carlo Guadagni Cimitile', in Sicilia grazie ad un gemellaggio con una scuola di Castelbuono (Pa), per il progetto 'Le(g)ali al Sud'.
''La manifestazione 'Libera la natura' ha interessato in questa 1/a edizione quattro regioni: Piemonte, Lazio, Puglia e Sicilia, ma contiamo di replicarla anche l'anno prossimo'', dice Lucilla Andreucci, mezzofondista del gruppo sportivo Forestale, partner dell'iniziativa di Libera insieme all'Agenzia nazionale per i beni confiscati''. Al termine della corsa campestre, per suggellare la conclusione delle iniziative della settimana della legalita', e' stata organizzata una 'camminata' di solidarieta' e partecipazione con i volontari di Libera, gli uomini del corpo Forestale dello Stato ed i ragazzi, che dal maneggio 'Giuseppe Di Matteo' e' arrivata fino al luogo della strage di Portella della Ginestra.

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