Questa mattina una delegazione della Sezione Italiana di Amnesty International, guidata dalla Vicepresidente Sonia Villone, ha incontrato al Quirinale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per un ideale brindisi alla libertà, in occasione del 50° anniversario della nascita dell'organizzazione, che ricorre sabato 28 maggio.
La delegazione di Amnesty International ha illustrato al Presidente Napolitano la situazione dei diritti umani nel mondo, evidenziando come l'attuale, crescente domanda di libertà, giustizia e uguaglianza si stia diffondendo dall'Africa del Nord e dal Medio Oriente fino a costituire una rivendicazione globale, "alba di una possibile rivoluzione dei diritti umani".
La delegazione di Amnesty International ha ringraziato il Presidente Napolitano per le parole che ha voluto spendere, in contesti istituzionali e non, perché si affermi, anche in Italia, una cultura dei diritti umani. Ha quindi esposto le proprie preoccupazioni, evidenziando, da un lato, l'erosione dei diritti di persone già in condizione di vulnerabilità, come i migranti, i rifugiati, i rom, le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, dall'altro, alcune lacune legislative, quali l'assenza del reato di tortura nel codice penale e la mancata attuazione dello Statuto della Corte penale internazionale.
Sottolineando l'importanza di quanto in più occasioni richiamato dal Presidente Napolitano circa la necessità di una cultura di tolleranza e rispetto, la delegazione di Amnesty International ha esposto le proprie preoccupazioni sull'esistenza, in Europa, di un clima discriminatorio e ostile nei confronti delle minoranze, che si pone come ostacolo alla piena affermazione di una cultura che favorisca l'integrazione e la coesione sociale.
Al termine dell'incontro, la delegazione di Amnesty International ha manifestato apprezzamento e soddisfazione per le parole, gli auguri e l'esortazione del Presidente Napolitano a proseguire nell'impegno in favore dei diritti umani.