ROMA - Secondo il Rapporto annuale dell'Istat sulla situazione del Paese, nel 2009 gli aiuti pubblici, privati e informali forniti esclusivamente per la cura e l'assistenza hanno raggiunto il 36,7% delle famiglie con almeno un minore di 14 anni, una quota in deciso aumento rispetto al 1998 (30,5%). In particolare, il 26,6% di queste famiglie riceve aiuto da parte della rete informale, con un incremento di quasi sei punti percentuali negli ultimi dieci anni. L'aumento è più importante nelle famiglie con madri che lavorano e per le madri sole occupate. "Del resto - sottolinea l'Istat -, rispetto al potenziale bacino di utenza degli asili nido, la quota di domanda soddisfatta è ancora molto limitata: nel 2009, la percentuale di bambini tra zero e due anni iscritti a quelli pubblici è pari appena all'11,3, mentre il 40% dei bambini che vanno al nido frequenta una struttura privata". A crescere sono anche le famiglie con bambini che si avvalgono di servizi pubblici (dal 3,4 al 6,3%), mentre la quota di quante ricorrono a servizi a pagamento come baby sitter o nidi privati, rimane sostanzialmente stabile (11,5%), ancorché con forti differenziazioni territoriali.

Oltre agli aiuti per la cura e l'assistenza, il 12% delle famiglie con bambini riceve aiuti di tipo economico, con un significativo aumento rispetto al 1998 (quando era il 5,5%). Le famiglie con bambini che possono contare su un sostegno economico sono più numerose nel Nord-est (14,4%), mentre nel Mezzogiorno si attestano al 10,2%, il valore più basso del Paese, pur essendo questa la zona con il maggior numero di bambini in condizione di povertà. I trasferimenti monetari sono erogati per il 5,8% delle famiglie dalla rete informale, quota in aumento rispetto a quella del 1998 (4,4%), mentre il 6,8% delle famiglie riceve trasferimenti monetari da enti pubblici: questa percentuale è in forte aumento rispetto a dieci anni fa (era l'1,4%), specialmente a causa di trasferimenti una tantum come gli assegni di maternità.

Anziani. Tra i bisognosi di assistenza, oltre ai bambini, vi è un numero elevato di persone gravemente o parzialmente limitate nell'autonomia personale che non sono raggiunte da alcun tipo di aiuto e non sono adeguatamente sostenute in casa: si tratta di circa due milioni di individui, soprattutto anziani, che non trovano adeguata protezione all'interno della famiglia perché vivono soli o con altre persone con problemi di salute. "Questo segmento di popolazione - precisa l'Istat - presenta anche condizioni economiche mediamente più svantaggiate, soprattutto nel Mezzogiorno".

Nel 2009 il 29,2% delle famiglie con anziani ha ricevuto un aiuto di qualche tipo (gratuito o a pagamento o pubblico) per la cura e l'assistenza alle persone, una quota che aumenta al crescere dell'età e, soprattutto, all'aggravarsi delle condizioni di salute, fino a raggiungere il 46,9% per le famiglie con anziani con gravi limitazioni e il 61% per quelle con ultraottantenni in tale condizione. Il Nord-est è la zona in cui le famiglie di anziani sono aiutate di più, soprattutto quelle con persone in gravi condizioni (55,8%), mentre il Mezzogiorno è quella dove le famiglie di anziani in gravi condizioni sono aiutate meno (46,9%), benché le condizioni di salute degli anziani siano comparativamente peggiori.

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