In più di 94.000 visitatori sono arrivati a Terra Futura, alla Fortezza da Basso a Firenze in questi tre giorni, per conoscere dal vivo le numerose buone prassi di sostenibilità diffuse nel Paese.
Quelle di un'Italia che sceglie le rinnovabili, che sposa il turismo responsabile, che per la casa acquista arredi ecocompatibili; e ancora che fa parte di un gruppo di acquisto solidale, evita gli sprechi di cibo o mangia biologico, che ricicla gli oggetti e li riusa dando loro nuova vita, che beve l'acqua pubblica, che non guarda con paura al Mediterraneo e apprezza la ricchezza dell'incontro con le diversità.
Che si impegna in prima persona per la tutela di diritti degli uomini e di popoli e per il governo partecipato dei territori, che crede nell'informazione libera e democratica?
Un'area espositiva con 13 sezioni, 600 aree, 5000 realtà rappresentate; oltre 280 i convegni e seminari con quasi 1000 i relatori intervenuti, 250 i momenti di animazione e i laboratori per adulti e bambini.
Promotori dell'evento Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell'Economia Sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente, che danno appuntamento alla prossima edizione dal 25 al 27 maggio 2012.
Tanti i temi al centro dei dibattiti: acqua, clima ed energia, informazione, diritto al cibo e giustizia alimentare, diritti e cittadinanza, economia e finanza, pace e sostenibilità?
Come sempre Terra Futura è stata anche un'opportunità di social e green business: 700 incontri one to one alla "Borsa delle imprese responsabili", che ha messo in contatto aziende, realtà della pubblica amministrazione, associazioni e cooperative, intervenute per proporre i propri servizi e prodotti, creare partnership, cercare fornitori socialmente e ambientalmente responsabili.