Il problema della fame nel mondo dipende da innumerevoli cause, legate alla particolare natura dei paesi colpiti ma è anche il risultato di anni di sfruttamento coloniale e politiche sconsiderate; proprio oggi che i Governi del Nord del mondo hanno la possibilità di ripagare l'enorme debito nei confronti di questi paesi e delle loro popolazioni, vengono al contrario intraprese politiche poco attente alla solidarietà e alla difesa dei più deboli.
Per questo motivo abbiamo deciso di partecipare attivamente allo Special Forum, l'evento che la Fao (l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite) organizzerà a settembre proprio per fare il punto su questi ultimi dieci anni di lavoro. Come rappresentanti della società civile organizzata non possiamo non accompagnare questo appuntamento istituzionale con iniziative parallele che esprimano la voce e le richieste della società civile mondiale. In coordinamento con l'International Planning Committee (Ipc) della Fao, l'organo di collegamento tra la Fao e la società civile in cui sono rappresentate ong di tutti i continenti e reti mondiali che si occupano di agricoltura e sovranità alimentare, in Italia è stato rilanciato il Comitato Italiano per la sovranità alimentare, che ho l'onore e l'onere di presiedere. Dopo aver organizzato il Forum parallelo in occasione del secondo vertice mondiale dell'alimentazione nel 2002, il Comitato, su richiesta dell'Ipc, si occuperà del coordinamento delle attività previste in vista dello Special Forum.
La gravità della situazione della fame nel mondo ci chiama ad un'azione urgente per riattivare l'attenzione su questo dramma. Regole commerciali ingiuste, l'assenza di una equa distribuzione della terra, la gestione privatistica dei beni pubblici fondamentali come l'acqua, il mancato rispetto dei diritti di donne, gruppi indigeni, campesinos, sono le sfide che siamo chiamati ad affrontare e che dobbiamo pretendere entrino nelle agende dei nostri governi. Dobbiamo essere pronti per questa mobilitazione che si aprirà con lo Special Forum ma proseguirà con altri eventi ed iniziative sia su Roma che sull'intero territorio italiano, per concludersi il 17 ottobre con la mobilitazione della Global call to action against poverty, "giornata mondiale per la lotta alla povertà".
È fondamentale che il Comitato si arricchisca dell'adesione, del lavoro, delle competenze e delle capacità di mobilitazione del maggior numero di organizzazioni della società civile italiana, per rendere visibile ai nostri rappresentanti politici la politica che vogliamo, una politica di pace e di sviluppo.
Facciamo nostro l'appello uscito dal Forum parallelo della società civile in occasione della Conferenza della Fao sulla riforma agraria tenutasi a Porto Alegre lo scorso marzo, che richiama al valore fondamentale della "terra come bene comune, una terra per vivere, una terra per sognare, una terra per definire la nostra dignità". Da qui partiamo per un serio impegno che elimini la povertà vicino e lontano da noi.